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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2013 alle ore 11:36.

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La contaminazione dei cibi con la carne di cavallo ha colpito anche le polpettine svedesi servite nei punti vendita di Ikea. Lo hanno rilevato gli ispettori che vigilano sulle derrate alimentari nella Repubblica Ceca, i quali hanno trovato carne di cavallo nelle polpettine prodotte in Svezia che sono uno dei punti cardine del menù servito nei punti vendita del colosso svedese dell'arredamento Ikea. L'Istituto veterinario ceco ha immediatamente notificato le rilevazioni al sistema di allerta europeo.

E dopo il ritrovamento di carne equina nella Repubblica Ceca, Ikea ha bloccato la vendita di polpette Ikea in un primo tempo in una dozzina di Paesi poi in tutta Europa. Le polpette per Ikea sono prodotte da una società svedese, la Dafgaard. Una misura «precauzionale», ha precisato una portavoce del gruppo, presa a tutela dei clienti dopo il rinvenimento di presunta carne equina delle polpette commercializzate dai rivenditori locali del gruppo.

I Nas di Milano all'Ikea
Intanto, alla luce dell'allerta partito dalla Repubblica Ceca, i carabinieri del Nas di Milano hanno effettuato un'ispezione nella sede della distribuzione dell'Ikea nel capoluogo lombardo prelevando alcuni campioni di polpette. Gli esami di laboratorio accerteranno se vi sia o meno presenza di carne equina.
I carabinieri del Nas di Milano, conferma il ministero in una nota, dove ha sede la distribuzione per i punti vendita Ikea in Italia, stanno prelevando campioni di polpette dell'Ikea, riscontrate positive alla carne di cavallo da parte delle autorità della Repubblica Ceca.

Carne di cavallo trovata in lasagne in un supermercato di Verona
Carne di cavallo è stata trovata anche in un campione di "Lasagne all'Emiliana" prelevato da un supermercato a Verona. Si tratta del lotto n. 10213 con scadenza al 30 marzo, prodotte e confezionate dalla ditta Eurochef Italia s.r.l. di Sommacampagna (Verona). Lo ha reso noto il ministero della Salute. Sul primo caso di positività, che riguardava la ditta «Primia» di San Giovanni in Persiceto (Bologna) e la Dia di Calcinato (Brescia), le verifiche effettuate dal Nas di Brescia hanno consentito di accertare che la carne era fornita dalla ditta Dipar di Cazzago San Martino (BS), che a sua volta si rifornisce da altra ditta nazionale sulla quale sono in corso accertamenti, Ripamonti Carni di Oggiono (LC), la quale afferma di operare la macellazione di capi di bestiame provenienti da allevamenti polacchi, tedeschi e francesi. I Nas hanno prelevato, oggi ulteriori 24 campioni riferiti a 8 marche diverse, che portano cosi a 316 i campionamenti per 129 marche.


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