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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2013 alle ore 10:10.

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L'Italia è in stallo, nell'impasse, ingovernabile. La stampa estera s'interroga sul ruolo che avrà il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo e assiste sbalordita alla tenuta del Pdl di Silvio Berlusconi. Due fenomeni che nei titoli sui siti web hanno la meglio rispetto all'affermazione del Pd di Pier Luigi Bersani.

Il Financial Times ha aperto stamattina con il titolo: "L'Italia si prepara allo stallo politico". Il partito di Berlusconi dice che la battaglia per la Camera è "too close to call". Wolfang Munchau ragiona sulla possibilità di una "grande coalizione": la partnership tra maggioranze divergenti potrebbe spezzare lo stallo politico. Per l'opinionista, Mario Monti ha mancato di realismo politico e il ritorno al realismo è stato "brutale" anche se non interamente inaspettato. Bersani non è riuscito a vincere appieno. La coalizione di Berlusconi e Grillo "insieme" hanno finito per avere una maggioranza al Senato. Una grande coalizione lascerebbe Grillo come il leader effettivo dell'opposizione. E secondo Munchau è più probabile che l'Italia faccia riforme serie con una grande coalizione che con una più normale maggioranza di parte.

"I novizi di Grillo si preparano ad andare al centro della scena" titola ancora il Financial Times. Il movimento "venuto dal nulla" si appresta a diventare forse la prima singola forza politica italiana.
E' un risultato che nessun sondaggio d'opinione aveva previsto, osserva Guy Dinmore. Ma è il movimento guidato da Grillo che potrebbe rivendicare la "vera vittoria", dando voce alla "rabbia" di milioni di italiani verso l'élite politica e aziendale invischiata in scandali e al riparo dall'austerità imposta al resto del Paese. Il successo del movimento è anche un "warning" per i partiti dominanti in Europa

Anche la Bbc mette in risalto lo "stallo" dell'Italia "dopo il voto di protesta
. Il centrosinistra vince "di stretta misura". Le elezioni sono finite in un "punto morto" e la possibilità di un Parlamento senza maggioranza.

Un fattore di complicazione – commenta l'opinionista della Bbc Gavin Hewitt – è la "straordinaria perfomance" del movimento di protesta guidato dal comico Beppe Grillo. Un eletore su quattro lo ha votato per "disgusto" verso la classe politica. "Molti dei nuovi parlamentari sono giovani e inesperti". Ora – continua Hewitt - ci sarà un periodo di negoziato per vedere se un qualche partito può costruire una coalizione per governare il Paese. Molti pensano che nel giro di pochi mesi ci saranno nuove elezioni. E già sui mercati c'è ansia per le riforme economiche.

Le Monde sottolinea l'ingovernabilità: "Senza maggioranza chiara al Senato, l'Italia ingovernabile". La coalizione di centrosinistra di Bersano ha ottenuto il maggior numero di voti nelle due camere del Parlamento, ma ottiene la maggioranza dei seggi solo alla Camera dei deputati. Grillo è "il solo vero vincitore".

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