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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 08:26.

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Albino Luciani (66 anni)
Conclave 26 agosto 1978 – Scrutini: 4
Elettori: 111 - Quorum: 75 – Voto finale: fra 91 e 101

La novità dei due conclavi del 1978, dal punto di vista dei media, è stata la folla di inviati da tutto il mondo, più di ottocento, presenti a Roma ai funerali di papa Paolo VI e per l'elezione e l'improvvisa morte di Giovanni Paolo I (dopo soli trentatré giorni di pontificato), fino all'elezione di Karol Wojtyla. All'epoca non c'era ancora la Cnn (che sarebbe nata nel giugno 1980, fra lo scetticismo degli esperti del mercato televisivo), né internet. Ma «per la prima volta i cardinali accettavano di farsi intervistare dalle televisioni, dalle radio e dai giornali; tre cardinali americani tennero persino una conferenza stampa»: citiamo qui il vaticanista Gianfranco Zizola (scomparso nel settembre 2011, dopo aver lavorato per oltre vent'anni al "Giorno" e poi anche al "Sole 24 Ore").

L'elezione del cardinale Albino Luciani, patriarca di Venezia, avvenne in tempi molto rapidi (forse con il decisivo sostegno di molti porporati del Terzo mondo), mentre i giornalisti affluiti nella sala stampa vaticana erano disposti a un'attesa di alcuni giorni. L'opinione pubblica si domandava se il nuovo pontefice sarebbe stato un "Giovanni" o un "Paolo", sorprendente fu invece la scelta dell'inedito doppio nome di Giovanni Paolo I. Non troppo anziano per l'anagrafe (66 anni ancora da compiere), Luciani era però di salute cagionevole e sofferente di cuore. Il suo brevissimo pontificato si apre con una decisione che raccoglie immediata visibilità e consenso popolare: la rinuncia alla pomposa cerimonia di incoronazione, sostituita con una liturgia celebrata senza i tradizionali segni del potere (la tiara e il trono) e la scelta di parlare ai fedeli in prima persona al posto del retorico plurale "maiestatis".

Un episodio curioso conferma quanto poco il cardinale Luciani si aspettasse la sua elezione al soglio di Pietro: la mattina dell'entrata in conclave andò a sollecitare il meccanico a riparare la sua automobile, che gli aveva dato noie nel viaggio verso Roma, perché «dovendo ritornare a Venezia fra pochi giorni, non saprei come recuperare la vettura, se dovessi lasciarla qui». In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Albino Luciani, a Canale d'Agordo (sulle Dolomiti bellunesi), l'estate scorsa, la sua vecchia "Lancia" è rimasta esposta, protetta da una vetrata, nella piazza del paese, davanti all'ingresso del nuovo museo e centro studi a lui intitolato.

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