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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 08:25.

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Angelo Giuseppe Roncalli (77 anni)
Conclave 26-28 ottobre 1958 – Scrutini: 11
Elettori: 51 – Quorum: 35 – Voto finale: 36-38

Il 28 ottobre 1958 l'elezione del quasi 77enne patriarca di Venezia Angelo Roncalli (nato in una famiglia contadina a Sotto il Monte, provincia di Bergamo), che prese il nome di Giovanni XXIII, fu commentata con l'espressione "papato di transizione" (lo annota lui stesso nel diario). I suoi pochi anni di pontificato saranno invece straordinariamente importanti. «Nel suo primo Natale da papa – annota nella sua "Storia delle elezioni pontificie" Ambrogio Piazzoni, vice prefetto della Biblioteca apostolica vaticana (edizioni Piemme, 2003) – riprese l'antica consuetudine, che era stata abbandonata nel 1870, di visitare un carcere e un ospedale di Roma, suscitando l'entusiasmo popolare, così come fece in altre numerosissime occasioni durante le udienze e i viaggi che compì, uscendo frequentemente dal Vaticano e anche da Roma, per la prima volta dopo Pio IX».

Nel 1958 gli apparecchi televisivi in Italia erano meno di 1 milione (e costavano 250mila lire, come tre frigoriferi); se quindici o venti milioni di italiani videro Domenico Modugno trionfare al Festival di Sanremo con la sua canzone "Nel blu dipinto di blu", quasi tutti erano davanti ai teleschermi nei bar o in casa di amici e di parenti. Più dei quotidiani, erano i rotocalchi a fare informazione per la gente comune, grazie alle loro molte fotografie. Il settimanale "Oggi", per l'elezione di Giovanni XXIII, dedica la copertina al nuovo Papa e mette nel centro una grande foto a colori estraibile su doppia pagina. Il sorriso benedicente di papa Giovanni trova posto in tante case degli italiani, che vivono gli anni del "miracolo economico" e vedono in lui, come nel volto giovanile di John F. Kennedy e nella testa rotonda di Nikita Kruscev, i simboli della coesistenza pacifica Est-Ovest e la speranza di un futuro migliore per il mondo.

La convocazione di un concilio ecumenico, annunciata da papa Roncalli solo tre mesi dopo la sua elezione al soglio di Pietro, è stato probabilmente l'evento principale del XX secolo per la Chiesa cattolica. Il Vaticano I era stato infatti sospeso nel 1870 con la fine dello Stato Pontificio e il precedente, quello di Trento, risaliva a quattro secoli prima. Durante il Concilio fu istituita anche la sala stampa vaticana, che divenne poi una struttura permanente della Santa Sede, con una propria autonomia operativa.

Nel cinquantenario dell'apertura del Concilio Vaticano II, un po' tutti i media hanno ricordato il discorso che Giovanni XXIII pronunciò, improvvisando, la sera dell'11 ottobre 1962, dalla finestra del suo studio, davanti alla folla giunta in piazza San Pietro con una grande fiaccolata: «Persino la Luna si è affrettata stasera, osservatela in alto, a guardare questo spettacolo… Tornando a casa, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa».

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