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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 08:25.

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Giovanni Battista Montini (65 anni)
Conclave 20-21 giugno 1963 – Scrutini: 6
Elettori: 81 - Quorum: 54 - Voto finale: 56-57

Il conclave del giugno 1963 formato da ottanta cardinali (numero mai visto fino allora) elegge dopo tre giorni Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano, 66 anni non ancora compiuti, che sceglie il nome di Paolo VI, come l'apostolo dei Gentili. Diverso dal suo predecessore per origine sociale, formazione e carriera ecclesiastica, aveva tuttavia avuto la stima di Giovanni XXIII, che lo aveva fatto cardinale nel suo primo concistoro. «Quel gesto – scrive Ambrogio Piazzoni nella "Storia delle elezioni pontificie" - era stato interpretato quasi come una riparazione di un torto subito da Montini, il quale era stato inviato a Milano senza titolo cardinalizio, allontanato dalla Segreteria di Stato dopo decenni di collaborazione e osteggiato dall'ambiente della curia romana».

Appena eletto Paolo VI annunciò subito la sua intenzione di voler riaprire il Concilio ecumenico, che chiuderà i lavori l'8 dicembre 1965, festa dell'Immacolata. Pontefice di grande cultura, ma riservato e introverso, senza la spontaneità di Giovanni XXIII, fu però capace di gesti simbolici di grande impatto, come le aperture ecumeniche verso le altre confessioni cristiane (giungendo alla revoca della scomunica nei confronti della Chiesa ortodossa, risalente al 1054) e la vendita della tiara per aiutare i poveri.

Uscendo dai confini dell'Italia per la prima volta dall'epoca napoleonica, con il pellegrinaggio in Terra Santa del gennaio 1964 inaugurò l'era dei viaggi apostolici nel mondo; in un intervento all'Assemblea generale dell'Onu nell'ottobre 1965 perorò la causa della pace fra i popoli. Introdusse limiti di età per i vescovi e i per i cardinali, che dopo gli 80 anni perdono il diritto di voto in conclave. Al dibattito conciliare fu invece sottratta la questione del celibato ecclesiastico, sul quale Paolo VI intervenne con una sua enciclica, riconfermando le disposizioni del Concilio di Trento. Su un altro tema molto dibattuto, il controllo delle nascite, papa Montini sancì nell'enciclica "Humanae Vitae" del 1968 che l'uso degli anticoncezionali violava la legge morale, anche se la commissione pontificia (istituita da Giovanni XXIII e allargata da Paolo VI) aveva espresso, a maggioranza, un orientamento favorevole alla "pillola".

Durante il sequestro Moro, nella primavera 1978 (pochi mesi prima di morire), lanciò pubblicamente un appello alle "Brigate Rosse" a liberare lo statista democristiano "uomo buono e onesto", che rimase purtroppo inascoltato. Dopo l'uccisione di Moro e il ritrovamento del suo corpo, Paolo VI, molto provato dall'evento, volle essere ancora presente al rito funebre in San Giovanni in Laterano, durante il quale pronunciò una elevata e commovente omelia.

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