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Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2013 alle ore 11:07.

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Anche in Vaticano la comunicazione viaggia tramite sms, e-mail o twitter, ma con la Sede vacante è arrivata puntuale la tradizionale emissione di francobolli. La serie resterà valida sino all'elezione del nuovo Pontefice e si compone di quattro valori: 70 centesimi (lettere e cartoline per l'Italia) con sfondo verdino, 85 centesimi (corrispondenze dirette in Europa e nel bacino del Mediterraneo) con sfondo azzurro pallido, 2 euro (corrispondenze per Asia, Africa e Americhe) con sfondo grigio e 2,50 euro (Oceania) con sfondo giallo chiaro. L'angelo che sorregge le chiavi decussate sormontate dal padiglione, raffigurato in tutti i soggetti, simboleggia la Camera Apostolica (che amministra i beni e i diritti temporali della Chiesa durante la Sede vacante ed è guidata dal camerlengo).

Da quando esiste lo Stato della Città del Vaticano, è questa la settima serie di francobolli per un periodo di Sede vacante: la prima fu nel febbraio 1939, dopo la morte di papa Pio XI. Ma si trattava della soprastampa tipografica su sette valori della serie ordinaria "Conciliazione" emessa nel 1929: quei francobolli hanno oggi una valutazione filatelica a catalogo di 130 euro. Per la Sede vacante del 1939 vennero coniate anche due monete d'argento da 5 e 10 lire.

Le successive serie di francobolli, emesse nel 1958, nel 1963, nel 1978 - per due sedi vacanti successive - e nel 2005, sono state tutte di tre valori. Nella Sede vacante del 1958, dopo la scomparsa di Pio XII e prima dell'elezione al pontificato di Giovanni XXIII, in un articolo da Roma per il settimanale "Oggi", Silvio Bertoldi racconta delle «masse di ragazzetti e di venerandi straccioni romani, trasformati in bagarini» che facevano incetta dei tre francobolli della Sede vacante – da 15, 25 e 60 lire –, «per rivenderli a duemila lire ai pellegrini stranieri e ai filatelisti, che non volevano fare la coda all'ufficio postale del Vaticano». Sempre nel 1958 e poi nel 1963, alla morte di papa Giovanni, venne coniata anche una moneta d'argento da 500 lire.

Una situazione anomala fu quella del 1978, per il susseguirsi a breve distanza di due periodi di Sede vacante, dopo la morte di Paolo VI e per la subitanea scomparsa di Giovanni Paolo I. Con l'indicazione dello stesso anno 1978, uscirono due serie di tre francobolli e due monete da 500 lire. Nel 2005 invece, l'ultima Sede vacante per la morte di Giovanni Paolo II, oltre ai francobolli, venne battuta una serie di otto monete (da 1 centesimo a 2 euro).

Quest'anno (in maggio) sarà coniata una moneta da due euro, commemorativa e circolante: l'unica circolante che lo Stato della Città del Vaticano può emettere per la convenzione europea. Recherà lo stemma del cardinale camerlengo, più il padiglione della Camera apostolica. Saranno coniate anche una moneta da 5 euro in argento e una da 10 euro in oro, soltanto da collezione: la prima avrà da una parte la colomba dello Spirito Santo e dall'altra lo stemma del camerlengo e il padiglione della Camera apostolica con la scritta "Sede vacante 2013"; la seconda è una novità in collaborazione con la Zecca italiana, una piccola moneta aurea di tre grammi con le stesse immagini e scritte di quella in argento.

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