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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2013 alle ore 10:38.

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Questa mattina intorno alle 10 è crollato un palazzo a Napoli, sulla Riviera di Chiaia. Un edificio di tre piani con abitazioni e studi professionali, in una delle strada più prestigiose della città con affaccio sulla rinomata rotonda Diaz e sul litorale liberato dalle auto.

Alcuni testimoni riferiscono di aver sentito un forte rumore proveniente da una cabina elettrica localizzata proprio accanto all'ala dell'edificio crollato. Pochi istanti il boato si è verificato il crollo. Si è sgretolata la prima ala dell'edificio: lasciando quadri e affreschi alle pareti rimaste intatte. Pochi istanti dopo, verso le 10,35 è crollata un'altra ala. Al momento tutti gli abitanti con il portiere hanno risposto all'appello, ma si continua a scavare a mano poiché si teme possa essere rimasto sotto le macerie qualche passante.
Pare che l'edificio fosse sotto osservazione da qualche giorno, poiché si era registrato, a quanto sembra, uno spostamento verso il basso. Colpita dalle macerie un'auto dei vigili urbani. Si cerca tra le macerie eventuali vittime o persone sepolte dai detriti.

Alla ricerca della causa
I vicini hanno visto il palazzo crollare. In un primo momento hanno pensato che fosse esplosa una bomba, poi il terremoto. Ora la strada è transennata e i vigili del fuoco lavorano con una gru, per evitare altri crolli. Gian Andrea Silvestri, commercialista era in studio affacciato alla finestra del suo studio, proprio accanto all'edificio crollato: «ho visto il palazzo sgretolarsi. Sono sconvolto». Sulle cause del crollo in ogni caso, non ci sono indicazioni certe. Si prende in considerazione l 'ipotesi che un tubo del gas sia stato tranciato nel corso dei lavori della metropolitana. Ma tutto è da vedere. Proprio davanti al palazzo di riviera di Chiaia 72 sono in corso da anni i lavori per la costruzione della linea della Metropolitana.

Una massiccia infiltrazione di acqua, 20 metri sotto il livello stradale, che si incanala dalla zona superiore al palazzo crollato a Napoli, in via Arco Mirelli, e interessa due grossi canaloni, uno per le acque reflue e un altro che porta l'acqua corrente: potrebbe essere questa una delle possibili concause, forse la principale, dell'improvviso cedimento dell'ala al civico 72 di via Riviera di Chiaia. Al momento sono stati sgomberati tre edifici, quello crollato e due adiacenti, liberando una quarantina tra appartamenti e uffici. L'infiltrazione, secondo quanto si è appreso, avrebbe interessato anche il cantiere della metropolitana. Proprio la segnalazione di questa infiltrazione aveva generato già questa mattina una segnalazione e un intervento della polizia municipale sul posto.

Il sindaco De Magistris contestato
Contestato il sindaco Luigi De Magistris giunto sul posto pochi minuti fa. Il primo cittadino è stato fischiato e insultato da un gruppo di abitanti della zona che lo accusava di non aver fatto nulla per evitare il crollo benché - dicevano - «fosse noto a tutti che quel palazzo aveva una serie di problemi»

Fuori pericolo
Sono vivi per miracolo due agenti della Polizia municipale usciti dall'auto di servizio poco prima che si verificasse il crollo del fabbricato alla Riviera di Chiaia, a Napoli. La vettura è stata schiacciata da alcuni massi caduti dall'edificio. I vigili urbani erano stati chiamati per un intervento al civico 72 per verificare l'eventualità di una fuga di gas. Inoltre, alcune persone presenti all'interno dello stabile avevano avvertito scricchiolii prima del crollo.

Segnalate crepe da mesi
Era in corso da questa mattina lo sgombero del palazzo la cui ala è crollata a Napoli. Lo sgombero è stato deciso dopo diverse segnalazioni da parte degli inquilini di rumori paragonabili a infiltrazioni d'acqua e di porte disallineate. Al momento del crollo la zona era molto trafficata. Già da qualche mese gli abitanti del palazzo avevano segnalato crepe nei muri dal primo all'ultimo piano. Sul posto è arrivato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano.

Pompieri avvertono gli occupanti
Pochi minuti prima che il palazzo della Riviera di Chiaia venisse giù gli occupanti dell'edificio sono stati avvisati del pericolo dai vigili del fuoco ed invitati ad abbandonare l'edificio. "Uscite, uscite, ci hanno detto - riferisce uno dei superstiti che lavora come impiegato in uno degli uffici all'interno del palazzo - Ci hanno detto che stavano lavorando ad una cabina elettrica che era già crollata".


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