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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2013 alle ore 17:34.
Sono arrivati alla spicciolata i 142 cardinali che questa mattina hanno partecipato - giurando di tenere il segreto sullo svolgimento dei lavori - alla prima Congregazione generale, le assemblee plenarie del Sacro Collegio che preparano il Conclave. La data sarà fissata probabilmente domani - o al massimo mercoledì - quando i 115 cardinali elettori "attesi" saranno arrivati tutti in Vaticano: ieri erano presenti in 103, anche se almeno uno di loro era comunque a Roma.
È cominciata alle 17, nell'aula nuova del Sinodo, la seconda congregazione generale
dei cardinali in Vaticano in vista dell'elezione del nuovo Papa. Il primo ad arrivare, largamente in anticipo, ai cancelli del Vaticano sorvegliati dalle guardie svizzere è stato il boemo Miroslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, 81 anni che ha risposto all'assedio dei media con un «non sono eleggibile.
Nelle Congregazioni generali, i lavori preparatori dei cardinali al prossimo Conclave, si affronteranno anche temi difficili e scottanti che hanno portato turbamento nella Chiesa. Tra questi non é escluso che i porporati chiederanno lumi sul caso di Vatileaks e dei documenti segreti fatti uscire dal Vaticano.
Un dossier, quello preparato e consegnato a Benedetto XVI dai tre cardinali da lui chiamati a investigare (Tomko, De Giorgi e Herranz), che sarà nelle mani del prossimo pontefice ma che, anche se a grandi linee, i porporati potrebbero chiedere di venire a conoscenza. A facilitare lo scambio di informazioni, la contemporanea presenza dei tre fidati cardinali ai lavori delle Congregazioni.
È stato lo stesso portavoce Vaticano, padre Federico Lombardi ad ammettere che é una possibilità che, tra le «informazioni utili e pertimenti a conoscere la situazione della Curia e della Chiesa universale«, i cardinali riuniti a Roma «chiedano ai loro confratelli» informazioni anche su questi temi.
Nella seconda riunione si terrà la meditazione, che sarà condotta dal predicatore di Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa. Qualche cardinale, intanto, traccia un identikit possibile del nuovo Papa che «dovrà avere un'età compresa tra 60 e 65 anni, dovrà provenire da una Chiesa viva e continuare «nel solco di riforma portata avanti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI» , ha detto il cardinale Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo di Durban (Sud Africa).
Tra le curiosità della prima riunione del preconclave si registra anche un tentativo di ingresso nell'Aula Paolo VI da parte di un falso vescovo bloccato al cancello che è stato allontanato.
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