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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 14:35.

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L'Ira, l'organizzazione militare indipendentista irlandese e la ‘ndrangheta fanno affari insieme.
A svelarlo è l'indagine Metropolis con la quale la Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria oggi ha arrestato 20 persone legate alle cosche Morabito e Aquino per i reati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valore e reimpiego di capitali illeciti e sequestrato beni mobili ed immobili per 450 milioni. Le indagini, sono state dirette dal Procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dai sostituti Maria Luisa Miranda e Paolo Sirleo.

Il trait d'union tra le cosche di Africo e l'esercito sciolto ufficialmente nel 1998, è Henry James Fitzsimons, nato il 28 novembre 1949 a Belfast (Irlanda del Nord) e residente a Brancaleone (Reggio Calabria). Secondo la ricostruzione della Procura, Fitzsimons è incaricato di promuovere in Irlanda e in Gran Bretagna l'offerta e la prenotazione degli immobili e di fornire ai potenziali clienti assistenza e consulenza nella compravendita.
Fitzsimons è un personaggio storico del terrorismo irlandese, ancora vicino ai movimenti politici separatisti nord-irlandesi. La rogatoria con l'Inghilterra del 2009 ha evidenziato che é anche vicino al partito del Sinn Féin, notoriamente è individuato come la parte moderata e legalmente riconosciuta del braccio armato.

L'appartenenza di Fitzsimons ai terroristi dell'Ira – si legge testualmente nell'ordinanza a pagina 26 - oltre che dai canali ufficiali ed istituzionali è dimostrata, in modo inconfutabile, anche da una serie di conversazioni intercettate.
Dopo otto anni trascorsi in carcere, proprio per motivi di terrorismo, si "inventa" imprenditore e si dedica ad una serie di investimenti ingenti, multipli e diversificati. La ricchezza movimentata è assolutamente incalcolabile e i settori in cui si dipana sono i più svariati, così come le realtà geografiche interessate.
Per muovere i capitali ed investirli – sostiene l'accusa – Fitzsimons non si preoccupa di doverne giustificare la provenienza o di sincerarsi che la stessa sia lecita e addirittura in alcune occasioni pacificamente ammette di operare per conto di altri.

La sua forza è nella struttura finanziaria posta in essere a supporto di quella economica: una serie di conti correnti bancari intestati a prestanome e collocati in nazioni differenti molte delle quali operanti in modalità off-shore. Il sistema creato è funzionale proprio a far fare al denaro dei giri interminabili al fine di eluderne provenienza e destinanzione.
Fitzsimons, con altre due persone (un imprenditore campano ed un calabrese ritenuto dagli inquirenti inserito a pieno titolo nel "locale" ‘ndranghetista di Africo con la dote di "vangelo"), dal 2006 avrebbe impiegato somme di denaro nella costruzione del complesso turistico "Gioiello del mare" nel comune di Brancaleone.

Le risorse impiegate – secondo l'accusa – sarebbero frutto di delitti compiuti verosimilmente in Irlanda e di delitti commessi delle cosche di Africo e Brancaleone. In particolare sarebbero il frutto del traffico di sostanze stupefacenti.
A Fitzsimons e all'imprenditore campano fa capo la Vfi Overseas properties real estate Agent Ltd, con sede a Dublino, Central Chambers Dame Court nr. 41. Sono loro ad averla costituita e a finanziarla. Questa società garantisce – in modo esclusivo - alla società Rdv srl di Brancaleone (il cui rappresentante legale è un indagato collegato alla cosca Morabito), un continuo afflusso di turisti/clienti provenienti dal Nord Europa per l'acquisto degli immobili che faanno parte del complesso immobiliare "Jewel of the sea", che altro non sarebbe che il "Gioiello del mare".

Per approfondimenti http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com

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