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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 16:09.

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BRUXELLES - L'Ecofin ha dato un benestare di massima al controverso pacchetto legislativo che prevede nuovi criteri patrimoniali e limiti alle remunerazioni delle banche. Tuttavia, anche per evitare un voto che avrebbe mostrato divisioni tra i Paesi dell'Unione, la presidenza irlandese ha preferito approfittare di dettagli tecnici ancora da precisare per chiedere al Consiglio e al Parlamento di affinare ulteriormente il compromesso raggiunto sui bonus dei banchieri.

La decisione è giunta dopo che, negli ultimi giorni, la Gran Bretagna aveva espresso numerose critiche all'obiettivo di limitare i bonus al doppio dello stipendio fisso. Durante il dibattito di questa mattina, il cancelliere dello scacchiere George Osborne ha esortato «la presidenza irlandese di continuare le discussioni con il Parlamento» su questo fronte. Londra ha ricevuto l'appoggio della Germania. Proprio la posizione di Berlino ha probabilmente spostato gli equilibri nel Consiglio. «Dobbiamo raggiungere un consenso ampio», – ha spiegato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble. «Se potessimo raggiungere nei prossimi negoziati tecnici un voto migliore della semplice maggioranza qualificata sarebbe meglio (….) Nel negoziare gli ultimi dettagli tecnici c'è spazio per fare nuovi progressi». Il pacchetto legislativo, noto con l'acronimo CRD 4, è di oltre 1.000 pagine. Gli altri Paesi che questa mattina si sono espressi hanno dato il loro appoggio al testo.

«Noto una una maggioranza ampia a favore del pacchetto CRD 4», ha concluso il ministro delle Finanze irlandese Michael Noonan. «Chiederemo al Coreper (l'organismo che raggruppa i rappresentanti permanenti dei 27, ndr) di finalizzare il negoziato con il Parlamento. Alcuni elementi tecnici devono ancora essere decisi, tra cui la data dell'entrata in vigore del pacchetto e i modi in cui verranno applicati i limiti alle remunerazioni, che cercheremo di risolvere con il Parlamento nelle prossime settimane».

C'è spazio per ridurre il divario con Londra sul tema dei bonus. In un primo tempo, Dublino avrebbe voluto che i ministri votassero oggi per approvare l'intesa raggiunta nei giorni scorsi. Noonan ha poi affermato che la riunione non avrebbe previsto un voto formale. A conferma dell'incertezza che ancora plana sul pacchetto legislativo, il deputato relatore di CRD 4, Othmar Karas ha avvertito in un comunicato di «non vedere alcuna ragione per riaprire il compromesso raggiunto la settimana scorsa».

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