Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 06:35.

My24

La sua vita è finita in una strada stretta, che costeggia il lato meridionale della Rocca Salimbeni. David Rossi, ragazzo di Siena, con il suo gesto getta un'ombra di umana tragedia sul caso Mps, con un copione ancora da scrivere. Una vicenda dal clima infuocato assurta a paradigma nazionale di malagestione, ma che a livello locale, in un sistema intrecciato come quello senese dove il Monte era tutto, aveva deflagrato.

David Rossi conosceva a fondo le vicende della banca degli ultimi undici anni, aveva lavorato a stretto contatto con tutti i vertici, ne riscuoteva la piena fiducia.
Con sé porta un carico di inquietudini e di domande, anche di sospetti, forse di segreti, ma di certo nel tragico ultimo salto sulla stretta Via dei Rossi – coincidenza beffarda - c'è tutto il tumulto di uomo che nel passaggio di poteri tra la vecchia gestione della banca e quella nuova in qualche modo aveva rappresentato una memoria, di cui chi voleva (e vuole) avviare un risanamento voleva avvalersi. Su Rossi, che ogni mattina andava a piedi a Rocca Salimbeni, alla fine si scaricavano le tensioni accumulate dalla città verso una conduzione disastrosa della banca più antica del mondo, gestione finita nelle aule giudiziarie e il cui finale è ben lontano dall'essere scritto. Anche lui era stato coinvolto – senza essere indagato – con una perquisizione. Il suo ruolo in effetti era stato centrale per molti anni, e aveva percorso tutta la filiera di comando della banca, dopo aver fatto per qualche anno il giornalista sul campo. Era stato in Comune, che come è ormai noto, è stato l'azionista di “riferimento” di Mps attraverso la Fondazione, dove infatti era poi andato a lavorare, da comunicatore con Mussari, che poi aveva seguito alla Rocca. Era uno dei capi riconosciuti dell'istituto, ma non aveva mai dato l'impressione di essere uomo di potere, e questo glielo hanno sempre riconosciuto anche quelli che con lui si sono scontrati negli anni. Una persona seria, che teneva al suo nome, come viene da pensare oggi, e come pensava chi lo conosceva da vivo.

Un'inquietudine che era esplosa nell'interminabile assemblea degli azionisti del 23 gennaio scorso, quando dopo otto ore fu approvato l'intervento dello Stato per il salvataggio della banca. Una prova difficile, una pressione mediatica e politica a livelli di guardia, ma Rossi si era mantenuto nel vicolo stretto dei fatti, e quelli raccontava, pur in mezzo ad una campagna elettorale che aveva trasformato il caso Monte in un paradigma di malapolitica. «Oggi dobbiamo salvare l'istituto, dare futuro a 31mila dipendenti e sicurezza a 6milioni di clienti» diceva a chi rimproverava i progetto faraonici degli anni scorsi. Errori ne sono stati commessi, e tanti, ma lui non li negava mai. E sapeva che rimanendo al suo posto avrebbe ogni giorno pagato un prezzo pesante di pressione psicologica, compreso quando camminava per il corso della città, dove tutto si sa e tutto si dice.
Passato il momento del silenzio rispettoso per l'uomo verrà l'ora di dare una risposta a tutti gli interrogativi che sorgono pensando al gesto. Soprattutto: cosa c'è ancora sotto la vicenda Mps? Quali altri segreti nasconde? Oppure è la rappresentazione dell'inquietudine di un uomo onesto che non sopportava più il peso che – in qualche modo – portava per molti, entrando ogni mattina nella sua banca, che dopo un passato glorioso sta lottando con tutti i mezzi per tornare ad essere forte. Un gesto che purtroppo segna con marchio indelebile le brutte vicende del nostro paese, e i ricordi volano fino a oltre 30 anni fa nel caso del Banco Ambrosiano, eppoi durante Tangentopoli, fino al recente crack del San Raffaele.

Rossi era senese, della Lupa. Aveva studiato a Siena, a Siena era diventato giornalista, aveva lavorato al Comune di Siena, nella piazza del Campo che per tutti i senesi è simbolo di orgoglio, poi alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e poi nella banca, fondata nel 1472. Era figlio di quelle pietre, e su quelle pietre ha concluso la sua corsa.

Shopping24

Dai nostri archivi