Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2013 alle ore 08:45.
La Corea del Nord ha deciso di abrogare «tutti gli accordi di non aggressione con la Corea del Sud», tagliando la linea rossa di collegamento telefonico con Seul. Lo ha annunciato il Comitato per la Riunificazione pacifica della Corea in una nota rilanciata dall'agenzia Kcna, a poche ore da stretta alle sanzioni decisa dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Il principale patto di non aggressione tra le due Coree risale al 1991 e impegna Nord e Sud a risolvere le divergenze in modo pacifico, evitando un confronto militare.
Pyongyang ha poi annunciato la chiusura «con effetto immediato» della linea telefonica diretta con Seul al villaggio intercoreano di Panmunjeom, perchè non c'è «niente di cui parlare» a causa di una «situazione grave». «Quello che resta da fare è regolare i conti con loro solo con la forza fisica», continua il comunicato.
Solo martedì la Corea del Nord ha minacciato di strappare l'armistizio che chiuse la guerra di Corea del 1950-53 qualora Usa e Corea del Sud portino le esercitazioni militari in corso in una nuova fase, mentre oggi ha dichiarato «del tutto annullata» la dichiarazione congiunta sulla denuclearizzazione della penisola coreana entrata in vigore nel 1992. Le relazioni Nord-Sud «non sono più riparabili e uno stato estremamente pericoloso prevale nella penisola coreana, dove una guerra nucleare può scoppiare in qualsiasi momento. Non potremo mai perdere l'occasione d'oro per condurre una grande guerra per la riunificazione nazionale».
Nel frattempo, il portavoce del ministero della Difesa sudcoreano Kim Min-seok ha detto che la Corea del Nord continua le sue esercitazioni militari «a un livello aumentato», mentre Seul ha rafforzato la sua vigilanza «nella convinzione che le esercitazioni in corso possano portare a provocazioni di tipo militare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA