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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2013 alle ore 18:05.

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Sì a un dialogo Pd-M5S, no a un governissimo tra Pd e Pdl o a esecutivi tecnici. Susanna Camusso promuove un Governo con il M5S «perché - spiega - c'è bisogno di risposte. Penso che il voto abbia detto che c'è un partito che ha preso il maggior numero di voti e un secondo partito che è M5S e quella è la volontà degli elettori». Intervenendo alla trasmissione televisiva "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, il segretario generale della Cgil osserva: «Penso che gli italiani abbiano detto di no» a un governissimo, e se fallisse il tentativo di Bersani «bisognerebbe continuare a moltiplicare le ipotesi per una soluzione che sia la più rispettosa del risultato del voto».

«Serve politica industriale o Paese tracolla»
Camusso ricorda che «per noi la parola politica industriale è essenziale anche nell'emergenza». Se non c'è subito un'inversione di tendenza, osserva, «questo Paese tracolla».

Con uscita dall'euro gigantesco impoverimento del Paese
Per quanto riguarda l'ipotesi di uscire dall'euro, la sindacalista avverte: «Molti studi economici ci dicono che l'uscita dall'euro sarebbe un gigantesco impoverimento per il nostro Paese, con un'ulteriore drammatizzazione» della situazione di chi è già in difficoltà.

Sull'unità sindacale: le divisioni hanno indebolito la rappresentanza
Camusso affronta anche il tema dell'unità sindacale. «La lunga stagione di divisioni - riconosce - ha indebolito la rappresentanza nei luoghi di lavoro». Il segretario generale critica gli attacchi del leader del Movimento 5 Stelle ai sindacati: «Non è una critica perché siano più partecipativi, ma perché non servono. Questo non mi convince, perché è una lettura della situazione attuale in cui sono tutti uguali», imprese e lavoratori, «e non può essere così».

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