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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2013 alle ore 14:18.
Conclave si parte. Domani, giorno di apertura stabilito dalla Congregazione generale, alle 10.00 tutti i cardinali, anche i non elettori, prenderanno parte alla solenne celebrazione eucaristica con la "Messa votiva pro eligendo Papa" nella Basilica di San Pietro, che sarà celebrata dal cardinale decano, Angelo Sodano.
Ciò, spiega la costituzione apostolica "Universi Dominici Gregis" aggiornata dal moto proprio di Benedetto XVI (articolo 49), dovrà essere "compiuto possibilmente in ora adatta del mattino, così che nel pomeriggio possa svolgersi quanto prescritto" dalla stessa Costituzione. Per i cardinali, che nelle prime ore della mattina prenderanno possesso delle loro stanze, ottenute in base al sorteggio, l'appuntamento sarà alle 15.45 per andare al Palazzo Apostolico.
Dalla Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, dove si saranno raccolti, alle 16.30 i cardinali elettori in abito corale si recheranno in solenne processione, invocando col canto del Veni Creator l'assistenza dello Spirito Santo, alla Cappella Sistina del Palazzo Apostolico, luogo e sede dello svolgimento dell'elezione. Il percorso è di poche decine di metri e si sviluppa tutto attraverso la Sala Regia, dove normalmente il Papa riceve il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede in riunione plenaria.
Partecipano alla processione il Vice Camerlengo, l'Uditore Generale della Camera Apostolica e due membri di ciascuno dei Collegi dei Protonotari Apostolici di Numero Partecipanti, dei Prelati Uditori della Rota Romana e dei Prelati Chierici di Camera.
Naturalmente, dall'entrata nella Cappella Sistina, scatterà tutto il sistema di sicurezza: sarà "cura del Collegio Cardinalizio, operante sotto l'autorità e la responsabilità del Camerlengo coadiuvato dalla Congregazione particolare" che, all'interno della "Cappella e dei locali adiacenti, tutto sia previamente disposto, anche con l'aiuto dall'esterno del Vice Camerlengo e del Sostituto della Segreteria di Stato, in maniera che la regolare elezione e la riservatezza di essa siano tutelate".
Giunti nella Cappella Sistina i cardinali elettori pronunceranno un nuovo giuramento, dopo quello delle Congregazioni generali: quando l'ultimo avrà prestato il suo giuramento, il Maestro delle celebrazioni pontificie intimerà l'Extra omnes e tutti gli estranei al Conclave dovranno uscire. Rimarranno solo il Maestro delle Cerimonie e il predicatore incaricato di tenere la seconda meditazione ai cardinali elettori, il cardinale maltese Prosper Grech, non elettore, circa "il gravissimo compito loro incombente". Finita la meditazione si chiuderanno davvero le porte per iniziare i lavori del Conclave, con la possibilità di effettuare già da subito la prime votazione.
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