Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2013 alle ore 18:39.

My24

Produrre acqua dolce desalinizzata e pulita utilizzando poca energia e quindi a basso costo costituisce un orizzonte tecnologico perseguito da molto tempo con l'obiettivo di sviluppare l'agricoltura e gli insediamenti produttivi in molti Paesi in via di sviluppo. Un nuovo processo sviluppato dal colosso dell'industria della Difesa statunitense Lockheed Martin (più noto come produttore di velivoli, dal cacciabombardiere F-35 al cargo C-130) sembra in grado di cambiare radicalmente le prospettive in questo settore il cui impatto è considerato strategico a causa della progressiva riduzione delle sorgenti idriche.

Il sistema (nato probabilmente dalla ricerca per usi militari, cioè per consentire alle truppe di disporre ovunque di acqua pulita) è costituito da filtri caratterizzati da membrane sottili di carbonio dotate di fori regolari delle dimensioni di un nanometro, un miliardesimo di metro. Una dimensione sufficientemente a far passare l'acqua ma abbastanza ridotta da poter bloccare le molecole di sale dell'acqua marina.

Secondo i tecnici di Lockheed Martin utilizzando fogli di grafene così sottili occorre molta meno energia per spingere l'acqua di mare attraverso il filtro con la forza necessaria per separare il sale dall'acqua. L'impiego di questa nuova tecnologia avrebbe un impatto notevole in molti Paesi in via di sviluppo costretti oggi a ricorrere a grandi stazioni di pompaggio che assorbono molta energia producendo acqua desalinizzata ma a costi poco competitivi.

Il nuovo filtro "è 500 volte più sottile di quello migliore oggi sul mercato e mille volte più resistente" ha dichiarato John Stetson, l'ingegnere che lavora dal 2007 a questo progetto, alla Reuters. "L'energia richiesta e la pressione necessaria per filtrare il sale è di circa 100 volte inferiore" rispetto agli standard attuali. Secondo un recente rapporto delle agenzie di intelligence statunitensi l'accesso all'acqua potabile costituirà sempre d più un problema di sicurezza globale con competizioni tra Stati che genereranno crisi e instabilità.

"Entro il 2040, la disponibilità di acqua dolce non terrà il passo con la domanda in assenza di una gestione più efficace delle risorse idriche" si legge nel rapporto - " e i problemi idrici ostacoleranno la capacità di produrre cibo e generare energia elettrica". Nel 2012 le Nazioni Unite hanno valutato in circa 780 milioni le persone nel mondo che non hanno accesso all'acqua potabile e i progressi tecnologici nel settore della desalinizzazione a basso costo rappresenteranno in molte aree la differenza tra sviluppo e sottosviluppo.

Lockheed Martin non è l'unica grande azienda hi-tech a lavorare a progetti di questo tipo ma è probabilmente quella che ha compiuto i maggiori progressi. Jeffrey Grossman, professore associato presso il Massachusetts Institute of Technology e autore di ricerche sulle membrane di grafene per la filtrazione, ha confermato che realizzare membrane con fori di dimensioni nanometriche rappresenta un grande passo avanti in termini di efficienza di dissalazione grazie alla "possibilità di aumentare di 100 volte la permeabilità della membrana". Lockheed conta di avere pronto entro la fine dell'anno un prototipo di filtro applicabile alle stazioni di pompaggio al posto di quelli tradizionali e cerca partner per produrre e commercializzare nei prossimi 12/24 mesi il nuovo prodotto chiamato Perforene.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi