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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 11:33.

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In diretta dal Senato le curiosità della seduta inaugurale della XVII legislatura

Vincono di nuovo le schede bianche: si cerca la quadra
Anche nella seconda votazione per l'elezione del presidente del Senato vincono le schede bianche. Domattina alle 11, al terzo scrutinio, usciranno i nomi veri. Anna Finocchiaro? Mario Monti? Mario Mauro? Tra stasera e domattina Pd e Scelta civica troveranno - forse - la quadra.

Il problema Franceschini
Mentre è in corso la seconda votazione per l'elezione del presidente del Senato si chiarisce ascoltando le conversazioni tra democratici che il problema del Pd è interno: per stoppare l'elezione di Monti alla seconda carica dello Stato bisogna eleggere un democratico in Senato e un montiano alla Camera. Ma come bypassare Dario Franceschini, in pole position per lo scranno più alto di Montecitorio?

Monti a colloquio al Colle per sondare le "larghe intese"
l vertici del Pdl in Senato confermano che Mario Monti ha avuto oggi un colloquio per sondare la possibilita' di essere eletto alla presidenza del Senato in uno schema di "larghe intese".

Crimi inseguito anche in bagno dai cronisti
Il capogruppo del M5S Vito Crimi costretto a parlare molto: è inseguito da una folla di cronisti anche in bagno dentro il Senato, e durante la pausa pure per i vicoli di Roma fuori dal Senato.

Monti al Colle mentre inizia la seconda votazione
Mario Monti al Qurinale, ufficialmente per riferire di questioni europee. Mentre in Senato sta per iniziare la seconda votazione per l'elezione del presidente.

Le manovre per lo scranno più alto di palazzo Madama
Mario Monti diretto, pare, al Quirinale per un colloquio con il Capo dello Stato. In Senato c'è molta fibrillazione tra i democratici per le presunte manovre del premier per essere eletto sullo scranno più alto di Palazzo Madama. Gli stessi democratici raccontano di un Giorgio Napolitano irritato per queste manovre. «Monti non sta cercando di diventare presidente del Senato - chiarisce intanto Andrea Olivero, coordinatore politico di Scelta civica -. Tuttavia sarebbe disponibile a questa ipotesi solo nel quadro di un governo di larghe intese». Larghe intese che il Pd al momento esclude. Se ci sarà accordo con Scelta civica per eleggere i presidenti delle Camere - dicono i democratici - una delle due Camere può andare a un montiano, non a Monti».

Si tenta il dialogo mentre si contano le schede bianche
Mentre in Senato si contano le schede bianche gli occhi sono tutti puntati sui montiani. Se con Pdl e M5S il dialogo è impossibile, unica alternativa per il Pd è l'accordo con Scelta civica. Due gli schemi: il montiano Lorenzo Dellai alla presidenza di Montecitorio e la democratica Anna Finocchiaro alla presidenza di Palazzo Madama; oppure il democratico Dario Franceschini alla Camera e il montiano Mario Mauro o lo stesso Monti al Senato

Unica strada sembra la convergenza con i montiani
Il democratico Luigi Zanda riflette dopo gli incontri di questi giorni con i gruppi parlamentari. Difficile al momento un accordo ampio che coinvolga anche il Pdl o il M5S, unica strada sembra quella della convergenza con i montiani. Convergenza per altro obbligata qui in Senato per via dei numeri. «Noi eviteremo fino all'ultimo momento di eleggere due dei nostri, da qui la scelta delle scheda bianca», assicura Zanda sulla linea di Bersani.

Malan fotografa lo stallo
l senatore pidiellino Lucio Malam fotografa lo stallo: non voteremo se non per un nostro candidato

Incomunicabilità totale fra i tre blocchi
Voci dal Pd passeggiando a Palazzo Madama in attesa di votare o subito dopo aver votato: l'incomunicabilità tra i tre blocchi è totale (Pd, Pdl e M5S) e l'inerzia potrebbe portare a un monocolore in entrambe le Camere. Dario Franceschini alla Camera e Anna Finocchiaro in Senato. Ma fino a domani è ancora lunga...

Finocchiaro sdegnata: nessun accordo segreto con la Lega
La democratica Anna Finocchiaro davvero sdegnata mentre si concede uno spuntino alla buvette: nessun accordo segreto con la Lega, assolutamente

Maggioranza assoluta una chimera
Il senatore Emilio Colombo ricorda che per la prima votazione per eleggere il presidente del Senato occorre la maggioranza assoluta, ossia 160 voti. Il democratico Luigi Zanda, che in questi giorni ha guidato la delegazione (con lui Davide Zoggia e Rosa Calipari) che ha sondato gli altri gruppi parlamentari, ci conferma che l'accordo per una personalità che coinvolga il M5S o il Pdl ancora non c'è: il Pd voterà scheda bianca.

Candidature multiple: Berlusconi il più sostituito
Il capogruppo del M5S Vito Crimi a suo agio mentre legge l'elenco dei primi dei non eletti che subentrano nelle varie regioni ai leader di partito che si sono candidati come capilista un po' ovunque (Silvio Berlusconi, che ha scelto di essere eletto nel Molise, è in assoluto il più sostituito).

Senatori grillini né di qua, né di là
I senatori grillini hanno scelto di sedersi esattamente al centro, nella cosiddetta palude. Né di qua, né di là

Votazione al buio
Il senatore Emilio Colombo apre la seduta inaugurale del Senato. Mario Monti è appena arrivato, aria severa. Si va verso una votazione al buio. Intanto i collaboratori della democratica Anna Finocchiaro, una delle favorite assieme allo stesso Monti per la presidenza di Palazzo Madama, smentiscono sdegnati alcune ricostruzioni della stampa sul presunto incontro di ieri con il leghista Roberto Calderoli: nessun incontro, nessun accordo.

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