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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2013 alle ore 08:13.

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ISRAELE
Nuovo Governo
per Netanyahu
Il premier Benjamin Netanyahu (nella foto) ha annunciato la nascita del nuovo governo israeliano. L'accordo è stato sottoscritto dai tre leader dei partiti di maggioranza: Netanyahu per la coalizione formata dal Likud e da Yisrael Beitenu, partito dell'ex ministro degli Esteri Avigdor Lieberman; Naftali Bennet del Focolare ebraico, formazione politica di estrema destra nazionalista; e Yair Lapid di Yesh Atid, partito centrista. Lapid sarà il ministro delle Finanze.
COREA DEL NORD
Gli Usa rafforzano
difesa missilistica
Gli Usa si preparano a rafforzare il proprio sistema di missili contraerei sulla costa ovest del Paese contro la minaccia nucleare della Corea del Nord. Washington prevede di schierare fino a 14 missili, alcuni a Fort Greely, in Alaska, altri in California. Lo ha annunciato il capo del Pentagono, Chuck Hagel, secondo quanto riportano fonti dell'amministrazione.
SPAGNA/1
Fondi neri, verifica
sui pagamenti Pp
Il giudice spagnolo Pablo Ruz che segue l'inchiesta sul caso Barcenas, lo scandalo sui fondi neri del Partito popolare, ha chiesto ai vertici dello schieramento conservatore la documentazione sui pagamenti in contanti effettuati tra il 1990 e il 2005. Nell'inchiesta che coinvolge esponenti di primo piano del Pp risultano al momento indagati gli ex tesorieri popolari, Luis Barcenas e Alvaro Lapuerta.
SPAGNA/2
Limiti più severi
sulle baby pensioni
Il governo di Mariano Rajoy (nella foto) modificherà i limiti per le pensioni anticipate: saranno richiesti almeno 35 anni di contributi e ci si potrà ritirare dal lavoro con massimo due anni di anticipo sull'età legale della pensione. Attualmente uno spagnolo su due va in pensione prima di aver raggiunto l'età del pensionamento di 65 anni che salirà a 67 anni dal 2027. «Oggi - ha spiegato il ministro del Lavoro, Fatima Banez - il pensionamento anticipato costa allo Stato circa 9 miliardi di euro all'anno. L'obiettivo è risparmiare la metà di questa cifra».
BRUXELLES
Niente di fatto su
pesticidi killer api
I 27 Stati membri della Ue non hanno trovato l'accordo sulla proposta della Commissione di vietare (per un periodo di due anni) l'utilizzo dei pesticidi-killer delle api. Al termine di due giornate di discussioni non c'è stata la maggioranza assoluta richiesta. L'Italia si è espressa a favore.

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