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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2013 alle ore 09:51.

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Tanta pioggia, tanto vento e un freddo che nemmeno in Italia. Le prime qualifiche della F1 2013 iniziano con trenta minuti di ritardo a causa di un violento acquazzone che si abbatte sul circuito cittadino di Melbourne, in Australia. Il tempo di consentire al personale di servizio armato con spazzoloni di liberare quanto più possibile la pista dall'acqua e si parte. Con tutte le prevedibili difficoltà del caso per i piloti, che certo non si aspettavano di giocarsi la griglia di partenza della prima gara dell'anno in un clima autunnale. Pronti e via e va in scena il tango dei testacoda. Apre le danze Van der Garde, lo segue Hamilton, poi in rapida successione lo imitano Massa, Webber, Perez, Di Resta, Pic e Gutierrez. L'aquaplaning non fa sconti a nessuno.

Tra una bandiera gialla e l'altra, è Rosberg su Mercedes a chiudere in testa la Q1. Il ferrarista Alonso è subito dietro a poco meno di cinque decimi di distanza dal collega tedesco. Terzo Grosjean (Lotus), quarto Perez (McLaren), quinto Webber (Red Bull), sesto Massa (Ferrari), soltanto settimo il favoritissimo della vigilia Vettel (Red Bull), ottavo Button (McLaren), nono un sorprendente Vergne (Toro Rosso), decimo Hamilton (Mercedes). Delusione per Raikkonen (Lotus), che chiude in undicesima posizione. Tra i sei piloti esclusi dalla Q2, anche Pastor Maldonado su Williams.

Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Al termine della Q1, le monoposto tornano ai box in attesa di ricevere il via libera dalla direzione gara per ritornare in pista. Ma Charlie Whiting, responsabile della corsa ma anche e soprattutto della sicurezza dei piloti, dice no. Prima posticipa la ripresa delle qualifiche di venti minuti, poi di altri venti. Finché alle 18,50, ora di Melbourne (le 8,50 in Italia), fa sapere che tutto è rinviato al giorno successivo. Perché altro non si può fare. Felici le scuderie che temevano che venissero confermate in griglia di partenza le posizioni della Q1, meno le altre, Ferrari compresa, che invece speravano di poter contare sulla prima fila di Alonso. L'appuntamento per la Q2 e la Q3 è per l'una di notte ora italiana. L'inizio della gara non ha subito al momento alcuna variazione. Il via sarà dato alle ore sette.

Acqua o non acqua, lo spettacolo va avanti. Anche sul fronte delle scommesse sportive. Tra le società che operano nel settore l'opinione è unanime: sarà Vettel a conquistare il titolo iridato al termine dell'ultimo gran premio in calendario, in programma il 24 novembre a San Paolo in Brasile. Sulla lavagna bwin, il quarto titolo consecutivo per il campione del mondo in carica è quotato 2,70. Williamhill paga invece la vittoria del pilota tedesco a 2,37, mentre betclic si ferma a 2,25. Per Betfair il Mondiale 2013 sarà un lunga marcia trionfale che vedrà quasi certamente come vincitore la prima guida della Red Bull. La quota per chi scommette su di lui non va oltre il 2.

Se non sarà Vettel, sarà Alonso. Bwin riconosce al pilota spagnolo una quota pari a 3,75. Dietro di lui, il vuoto. Button, il terzo favorito, si gioca a 6. Betfair la pensa diversamente. Dietro a Vettel, c'è Alonso (4), poi Hamilton (9). Button è un passo indietro, in compagnia di Raikkonen (11). Williamhill non va molto distante. Assegna ad Alonso un 3,75, ed è disposta ad accettare puntate su Hamilton a 8. Identica a betfair la valutazione su Button e Raikkonen. Sulla stessa linea betclic, che rispetto a Williamhill crede un po' meno ad Hamilton (8,50) e un po' di più a Button (10), ma si tratta evidentemente di dettagli, o quasi.

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