Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2013 alle ore 11:09.

Pierluigi Bersani (LaPresse)Pierluigi Bersani (LaPresse)

«Il M5s fa riunioni chiuse e poi vuole lo streaming quando va dal capo dello Stato, secondo un antico e conosciuto leninismo. Sono un cuneo... mi organizzo più o meno segretamente e poi approfitto di tutti gli spazi che la borghesia cogliona e capitalista mi offre: non sono grandissime novità», ha detto Pierluigi Bersani a Brescia.

L'ipotesi di un Governo Monti
Sul tema di un ipotetico esecutivo Monti, Bersani ha chiarito che «non andrebbe bene, lo escludo in premessa, che alla fine di questo percorso venisse fuori l'idea, e c'è qualcuno che lo sta suggerendo, che in qualunque modo lo chiamiamo, facciamo una specie di governo Monti senza Monti. Lasciamo stare, perchè è mettere dei precari coperchi su una pentola a pressione. Serve cambiamento».

Il dialogo fallito con le altre forze
Bersani, dice di aver provato in tutti i modi a cercare punti di contatto e dialogo con le altre forze in Parlamento, ma «non c'é stata disponibilità». Il leader Pd spiega di aver «cercato reciprocità con il Movimento 5 Stelle, Scelta Civica» e ammette di aver «incontrato anche il Pdl. Ci ho provato fino all'ultima ora. L'avevo detto e l'ho fatto. Il Pdl ha risposto che non aveva nulla da dire, "ascoltiamo e basta"; i 5 Stelle hanno detto "votiamo i nostri"; e Scelta Civica si è fermata sull'ipotesi Monti, ma non era possibile».

Il finanziamento ai partiti
«Sono pronto entro luglio a fare una nuova legge che superi l'attuale meccanismo di finanziamento pubblico dei partiti e lo leghi ad un meccanismo di piccole donazioni da parte dei privati cittadini parzialmente assistito da un meccanismo di detrazioni fiscali». Così Pierluigi Bersani intervistato da Sky sul "nodo" del finanzimento pubblico ai partiti, su cui il segretario del Pd è stato incalzato sia dai grillini che dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Il numero uno del Pd sottolinea però: «Non sono disposto a rinunciare all'idea del finanziamento all'attività politica». In questo quadro, «sono pronto a sospendere da oggi al momento del varo della nuova legge l'erogazione dei fondi oggi previsti dalle norme sul finanziamento pubblico». E conclude: Lo dico a Grillo e a tutti, senza soldi non si monta un palco. Non mi si racconti che gli asini volano, per montare un palco ci vogliono i soldi».

Presidenze Camere, per istituzioni «Boccata d'aria fresca»
«Ho buttato via due ministri». Con una battuta Bersani risponde poi alle domande sui retroscena che lo hanno portato a proporre i nomi di Laura Boldrini e Pietro Grasso per le presidenze delle Camere, sottolineando la distinzione tra esecutivo e istituzioni: «Le istituzioni non c'entrano nulla con il governo. Ieri le istituzioni hanno preso una boccata d'aria fresca».

«Nessuna improvvisazione» nella proposta di Boldrini e Grasso
Intervistato da Maria Latella su Sky, Bersani spiega così le novità delle proposte del Pd: «Ho scelto la chiave del cambiamento, questa legislatura parte con un segno netto di cambiamento. Non ho voluto prendere i voti dei grillini, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Non c'é stata nessuna improvvisazione». Al Capo dello Stato, aggiunge, «vado a dire che secondo me non funzionerebbero accordi preventivi, non ci sono le condizioni. Bisogna chiedere alle forze politiche di sostenere un programma che abbia il segno di cambiamento, su punti urgenti come la moralità pubblica e il lavoro».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi