Le parole chiave del primo Angelus di Papa Francesco
5. Nonna
Papa Bergoglio conferma le sue doti affabulatorie anche in questo Angelus, in cui mescola citazioni dalla Bibbia, episodi di vita vissuta e battute. E così racconta come i concetti di perdono, pazienza e misericordia si traducano in vita vera, tramite l'episodio dell'incontro con una donna anziana, nel '92 a Buenos Aires, appena divenuto Vescovo, al termine di una grande messa per gli ammalati, in occasione della Madonna di Fatima.
"Era una donna anziana, umile, molto umile, ultreaottantenne. Gli ho detto nonna…. Da noi si dice così alle persone anziane. Nonna vuole confessarsi?" Papa Francesco ricorda la conversazione in cui l'anziana donna chiede il perdono per i suoi peccati, anche se questi evidentemente non potevano essere gravi. "Tutti abbiamo peccati, mi ha detto l'anziana. Ha paura che il Signore non perdona? Gli ho chiesto; e lei mi ha risposto, sicura: il Signore perdona tutto. Come lo sa, lei signora? Se il Signore non perdonasse tutto il mondo – Papa Francesco lascia una pausa di qualche secondo - … non esisterebbe" Qui Papa Bergoglio si accalora: "E io ho sentito una voglia di domandarle: mi dica signora, lei ha studiato alla Gregoriana? Perché quella è la sapienza che da lo Spirito Santo, la sapienza interiore verso la misericordia di Dio. Dio mai si stanca di perdonarci, mi ha risposto, il problema è che noi delle volte ci stanchiamo di chiedere perdono".
Così il Pontefice cita una sua anziana e umile fedele per esortare il suo gregge: " Non ci stanchiamo mai di chiedere perdono, non ci stanchiamo mai. Lui è il padre amoroso, che ha il cuore di misericordia per perdonare tutti noi e anche noi impariamo a essere misericordiosi con tutti. Invochiamo l'intercessione della Madonna, che ha avuto nelle sue braccia la misericordia di Dio fatta uomo". E quindi l'invito alla preghiera dell'Angelus.
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