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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2013 alle ore 16:47.

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Con l'erogazione di 1,2 miliardi di euro i rimborsi fiscali liquidati nei primi tre mesi del 2013 toccano quota 2,5 miliardi di euro. Un incremento rispetto al primo trimestre dello scorso anno del 180 per cento, in pratica una triplicazione. Imprese, autonomi e professionisti lo scorso anno, infatti, si erano visti liquidare complessivamente nei primi tre mesi del 2012 non più di 890 milioni, di cui 695 a gennaio, zero a febbraio e solo 195 milioni a marzo.

Il colpo di acceleratore
La nuova iniezione di liquidità, così come la definisce la stessa agenzia delle Entrate nella breve nota diramata oggi, stando almeno all'andamento dei flussi di erogazioni degli ultimi tre anni rappresenta un vero e proprio primato dei rimborsi Iva in conto fiscale. A gennaio, infatti, le imprese hanno ricevuto dal Fisco 500 milioni di euro che sono diventati 800 milioni nel mese scorso. Per ritrovare una situazione simile, ma distante circa 700 milioni di euro in termini di liquidazioni complessive effettuate nel primo trimestre, bisogna tornare indietro almeno di due anni quando nei primi tre mesi del 2011 l'Economia allentò i cordoni della borsa e restituì alle imprese 1,844 miliardi. L'anno prima nel 2010 furono 1,81 miliardi ma il flusso non fu costante visto che al miliardo e due iniziale seguirono una mancata erogazione a febbraio 2010 e 590 milioni a marzo.

La falsa partenza del 2012
Occorre sottolinenare, comunque, che il 2012 nonostante la falsa partenza dei primi quattro mesi, dove complessivamente furono restituiti ai titolari di partita Iva 890 milioni di euro (anche aprile 2012 fece segnare liquidazioni pari a zero), alla fine ha chiuso con un più 7% rispetto al 2011. Infatti due anni fa le imprese si videro restituire complessivamente a fine dicembre 7,684 miliardi mentre lo scorso anno le liquidazioni dei crediti Iva vantati nei confronti del fisco sono state pari a 8,194 miliardi di euro. E questo grazie soprattutto all'erogazione di maggio 2012 quando il ministero dell'Economia, anche sotto la spinta delle richieste avanzate dal mondo delle imprese alle prese con una profonda crisi di liquidità, mise in pagamento rimborsi Iva per 2,2 miliardi di euro. E cercò di mantenere costanti le erogazioni per i mesi successivi con 700 milioni a giugno, 900 a settembre e 800 rispettivamente per ottobre e novembre 2012.

Il rimborso arriva direttamente sul conto corrente
A beneficiare della nuova "boccata d'ossigeno" da 1,2 miliardi che sarà liquidata nei prossimi giorni, secondo la nota delle Entrate, saranno 4.300 imprese. E sarà ora la stessa agenzia delle Entrate a mettere a disposizione di ciascun agente i fondi necessari per procedere all'accreditamento dei rimborsi sui conti bancari dei contribuenti che ne hanno diritto.

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