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Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2013 alle ore 11:28.

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La Svizzera non è solo il Paese migliore in cui nascere (come è emerso da una ricerca pubblicata dal "The Economist" a fine 2012) ma è anche tra le nazioni maggiormente all'avanguardia per quanto riguarda la cosiddetta "buona morte".
Il Consiglio federale elvetico, nel 2011, ha vestito i panni di Ponzio Pilato rinunciando a pronunciarsi in materia di eutanasia, demandando così ai singoli Cantoni il compito di disciplinare il tema.

Hanno così trovato terreno fertile Dignitas, Eternal Spirit e Exit, le tre associazioni che operano il suicidio assistito, l'ultima delle quali apre le porte solo a chi risiede in Svizzera o ha il passaporto elvetico e che conta 1.300 membri. Dignitas ed Eternal Spirit guardano anche oltre i patri confini, offrendo un servizio "all inclusive".
Diventare membri di una delle tre associazioni ha un costo di 50 franchi svizzeri all'anno (40 euro). Il suicidio assistito ne ha uno di 10mila franchi (8mila e 100 euro circa) per chi non è svizzero; agli elvetici bastano 3mila franchi (2mila 400 euro).
Il servizio comprende, oltre alla fine delle sofferenze, anche le visite e l'assistenza medica, l'espletazione delle pratiche burocratiche, la conservazione e il trasporto della salma e il servizio funebre.

In Svizzera circa il 5 per mille delle morti registrate è frutto del suicidio assistito e, benché i dati resi disponibili dall'Ufficio federale di statistica risalgano al 2009, anno in cui sono stati censiti 300 casi, la stampa locale parla di boom, riferendosi soprattutto alle persone che provengono dall'estero. Sono tre al mese gli italiani che si recano oltreconfine per l'eutanasia, come riferito da Emilio Coveri, presidente di Exit Italia.
Nello Stivale il dibattito è prossimo a compiere 30 anni. Era il 1984 quando Loris Fortuna (già autore e fautore della legge sul divorzio), presentava un progetto di legge in materia di eutanasia, rispolverato in parte nel 1999 dall'Ulivo e nel 2000 dai Verdi. L'anno dopo è stato il turno dei radicali e nel triennio 2006-2008 sono state presentate varie iniziative che hanno contribuito a fare nascere la proposta di legge di iniziativa popolare "eutanasia legale".

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