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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2013 alle ore 22:10.

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Per la prima volta in Italia una banca mette la faccia dietro a un portale di crowdfunding (www.com-unity.it), che debutta oggi on line con la certezza di poter dare gambe al rinnovamento imprenditoriale del Paese, «perché ci facciamo garanti dei denari che vengono raccolti e della bontà del progetto», spiega Alessandro Gennari, direttore della Banca interprovinciale di Modena, protagonista assieme allo studio di consulenza bolognese Scoa di Com-unity, la nuova interfaccia del finanziamento di massa che finora, nel nostro Paese, non è mai decollato.

La banca si fa garante dei denari in circolo e di un ambiente virtuale presidiato, mentre la società di consulenza offre tutorship e coaching imprenditoriale. Due dei tre ingredienti chiave della nuova ricetta per tutelare la web community e spingerla a investire sull'innovazione, perché a garantire correttezza e liceità dell'idea da finanziare proposta sul portale c'è anche un comitato etico costituito da un accademico (il rettore dell'Università di Bologna, Ivano Dionigi), un magistrato (l'ex presidente del Tribunale modenese Mauro Lugli) e un rappresentante del terzo settore e del credito (Massimo Giusti, attuale vicepresidente della Fondazione CariModena e per anni consulente dell'Agenzia per le Onlus).

Che le banche non siano oggi più in grado di finanziare ricerca e idee, vincolate da rating troppo rigidi, è un dato di fatto. «Ma una volta che l'idea approvata e sostenuta dalla comunità web riesce a trasformarsi in una start-up e si avvia al processo di industrializzazione, lì gli investitori istituzionali e privati ritrovano interesse a entrare in gioco», spiega Domenico Navarra, responsabile Innovazione di Scoa, mente strategica di Com-unity ed esperto di business coaching. Nella ventina di portali Internet dove è possibile oggi in Italia raccogliere fondi della collettività per sviluppare i propri progetti mancavano finora sia il presidio economico sia l'accompagnamento di esperti per trasformare l'idea in progetto credibile. Attività di coaching e consulenza che la bolognese Scoa, società di 80 consulenti aziendali, offre sul mercato reale da 36 anni e che nel mondo virtuale la porterà a vagliare le idee in arrivo prima che vengano pubblicate sul portale per poi accompagnarne lo sviluppo, chiusa la raccolta fondi.

«Nasciamo con l'idea di essere una piattaforma aperta alle altre, non in concorrenza, e non ci siamo dati obiettivi di numeri, anche se stando alle telefonate e alle mail che abbiamo ricevuto in questi due primi mesi di rodaggio potremmo prevedere di essere sommersi dai progetti», anticipa il direttore della Banca interprovinciale, piccolo istituto nato nel 2009 per volontà di un gruppo di imprenditori emiliani insoddisfatti del classico modo di intendere il credito e oggi fautori di una nuova chance di finanziare l'innovazione, disintermediandola da banche, venture capitalist, business angels, fondi pubblici. I progetti resteranno sul portale un tempo predefinito, dai tre ai sei mesi, la banca si farà garante di tutta la rendicontazione e anche della restituzione ai donatori delle somme versate nel caso non si raggiungesse il plafond previsto.

«Una garanzia non solo per i donatori, ma anche per chi si vuol far finanziare», afferma Savina Airoldi, direttrice dell'Istituto ligure Tethys, uno dei primi a bussare a Com-unity e ad affidare al portale modenese il progetto di sostenere la tutela della fauna marina (balene e delfini) nella riserva marina del Ponente ligure. «Il crowdfunding è utilizzato soprattutto, a livello mondiale, per supportare progetti nel terzo settore e nell'arte, ma sono legate al cibo le idee imprenditoriali più di successo, per quanto i finanziamenti maggiori siano nell'Ict, che ha ritorni molto tangibili», sintetizza Navarra ricordando che negli ultimi due anni, in Italia, il crowdfunding ha raccolto 12 milioni di euro, di cui però dieci riconducibili a mera attività di social lending, ovvero prestiti reciproci ben regolamentati dal legislatore nazionale (a differenza del crowdfunding) e di sicuro guadagno.

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