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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2013 alle ore 23:22.

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Il presidente del Senato Pietro Grasso ha accettato l'invito a un confronto con Marco Travaglio lunedì a Piazza Pulita (La7), la trasmissione condotta da Corrado Formigli. «Gentile Corrado, accetto volentieri il suo invito in trasmissione per il confronto», scrive Grasso su Twitter.

«Invito Marco Travaglio, che ha rivolto contro di me accuse infamanti, a un confronto tv con tanto di carte alla mano. Per rispondere soprattutto all'accusa che ha lanciato riguardo alla mia nomina di capo antimafia». Aveva detto Grasso, intervenendo a Servizio Pubblico. L'intervento si è trasformato in un contraddittorio con Travaglio. «Sarebbe bene che lei si abituasse al confronto - ha dichiarato Grasso rivolgendosi a Travaglio - avere un contraddittorio è una regola di civiltà».

La terza carica dello Stato ha lamentato che durante la trasmissione condotta da Michele Santoro nessuno abbia cercato di difenderlo dalle «accuse infamanti» che gli avrebbe rivolto il giornalista. Travaglio ha replicato dicendo: «Presidente, lei permetterà che ci sia almeno uno che la critica, visto che giornali e televisioni li ha tutti dalla sua parte e suonano il violino per lei».

Grasso però non ha voluto entrare nel merito delle accuse, ma si è limitato a ribadire l'invito a Travaglio a partecipare «carte alla mano» ad un confronto tv. Alla fine il vicedirettore del Fatto Quotidiano ha lanciato l'affondo: «Guardi che è lei che scappa dal confronto e lo ha fatto anche con i suoi colleghi della procura di Palermo». Il presidente del Senato ha insistito: «Si abitui al confronto. Non accetto di aprire ora la discussione, anche perché sono stanco dopo una giornata come quella che ho avuto, ma la invito a confrontarsi con carte alla mano».

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