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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2013 alle ore 12:22.

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Tanti volti nuovi e molta voglia di lavorare. Almeno a parole. I parlamentari della diciassettesima legislatura, a cominciare da quelli più più giovani, sono armati di buone di intenzioni e pronti a dare battaglia nelle aule ovattate di Palazzo Madama e Montecitorio. Soprattutto i grillini, tutti alla prima esperienza, considerano l'avventura parlamentare una vera sfida. Ma nonostante i proclami e le "intimazioni" alla casta, dopo la prima settimana di legislatura i parlamentari del Movimento cinque stelle risultano (per il momento) i meno intraprendenti. Delle 578 proposte di legge che alla data di ieri risultavano già depositate alla Camera e al Senato nessuna porta la firma di un parlamentare del Movimento di Beppe Grillo.

Al Senato una sola interpellanza targata M5s
Fin qui i grillini si mostrano insomma poco propositivi ma assicurano di essere determinati nel voler fare le pulci a "Palazzo". E la battaglia per spuntare alcune (ambite) "poltrone" (ne hanno ottenuta una di questore al Senato insieme a una di vicepresidente della Camera) sarebbe giustificata proprio dalla necessità di venire in possesso delle armi necessarie per centrare questo obiettivo. Ma, a tutt'oggi, anche per quanto riguarda quella che in termini tecnici in Parlamento viene definita l'attività ispettiva, (dalle interrogazioni al governo alle mozioni), i grillini non brillano ancora per operosità. I dati di Palazzo Madama parlano chiaro: su 122 iniziative dei senatori solo una porta la firma di esponenti del M5s: un'interrogazione (prima firmataria Nunzia Catalfo) al ministero della Pubblica istruzione su alcune ricadute di tagli della spending review sul personale docente.

A Palazzo Madama il "segno" di Grasso contro la corruzione
Delle quasi 600 proposte di legge, comprese quelle di iniziativa popolare, che alla data di ieri risultavano depositate in Parlamento, oltre 320 sono state presentate alla camera e e 254 al Senato. Proprio a palazzo Madama Pietro Grasso, prima di essere eletto presidente del Senato, ha lasciato già il suo "segno", apponendo la prima firma su una proposta di legge su contrasto alla corruzione, voto di scambio, falso in bilancio e riciclaggio.

Lavoro, Comuni, pagamento debiti Pa i temi più gettonati
Particolarmente attivo il Pd che a Palazzo Madama ha messo il "timbro" su un centinaio di disegni di legge, tra cui spiccano quelli a firma del neo-capogruppo, Luigi Zanda, a partire dalla proposta per disciplinare il conflitto d'interessi. Altro tema molto gettonato in casa dei democratici è quello del lavoro, con alcune proposte finalizzate a chiedere l'estensione dell'Aspi (assicurazione sociale per l'impiego) anche ai precari e la maternità alle lavoratrici atipiche. Anche alla Camera il Pd, almeno fino a questo momento, fa la parte del leone: molti dei disegni di legge presentati puntano a favorire un piano d'investimento per gli enti locali. E' il caso della proposta che vede primo firmatario Angelo Rughetti sul pagamento dei debiti Pa alle alle imprese attraverso l'uso delle giacenze di tesoreria dei Comuni. Più contenuto il flusso di proposte arrivato dal Pdl. Che al Senato punta sul lavoro con la proposta di Maurizio Sacconi (riunione di tutte le regole in uno statuto dei Lavori per la libera contrattazione) e sulle nuove regole sulla responsabilità disciplinare dei magistrati (proposta Nitto Francesco Palma) mentre alla Camera con il pacchetto a firma Raffaello Vignali spinge per le modifiche alla Costituzione per liberalizzare l'attività economica privata e favorire lo sviluppo delle Pmi.

Tra i leader politici Vendola il più "attivo"
Dalla Lega sono arrivati progetti di legge, a firma Roberto Calderoli, sul finanziamento dei partiti e l'attribuzione di ulteriori forme di autonomia alle Regioni. E le Regioni, con una proposta di revisione del titolo V della Costituzione firmata al Senato da Linda Lanzillotta, fanno parte anche del ventaglio di proposte fin qui elaborate da Scelta Civica. Tra i leader di partito spicca Nichi Vendola con la sua proposta sull'uguaglianza dei diritti per l'accesso al matrimonio (nozze gay) e la filiazione anche alle coppie dello stesso sesso.

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