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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2013 alle ore 10:14.
16.24- In un traffico di passeggini e biciclette, fra trattori mascherati in migliaia si srotolano negli otto chilometri che separano Susa da Bussoleno. I no tav, ma non solo: i disoccupati, i cassaintegrati, i delusi. La marcia è il luogo per unire la frustrazione dell'Italia, che ha almeno una ragione di protesta. La lotta contro le grandi opere, progetti grandiosi che stridono con i tempi di ristrettezza, ha ritrovato qui in valle il suo slancio sotto l'insegna del Movimento 5 Stelle. "Stanno cambiando i tempi" commenta allegro Alberto Perino, il leader dei No tav. Per chi lotta da anni contro l'opera il panorama è improvvisamente mutato: solo a dicembre il premier Mario Monti, stringendo a Lione la mano di Hollande, non aveva dubbi. La Torino-Lione era un'opera certa e la lotta della valle sembrava a un punto morto. Ma poi sono arrivate le elezioni e con loro la svolta. Il leader Perino brinda, è certo che la tav non si farà. La vittoria no tav, eventuale, che si avvicina è al tempo stesso anche una sconfitta del lavoro, dello sviluppo e della politica. In Valsusa, ad accompagnare il corteo, sono tornate lacrime di pioggia.
14.45- È partita intorno alle 14.45 la marcia No Tav Susa-Bussoleno. Sono migliaia i partecipanti, tanto che la coda del corteo deve ancora partire dal centro di Susa. Ad aprire il lungo serpentone i bambini della Valle di Susa seguiti dalle delegazione di sindaci. Nella piazza principale di Susa alcuni manifestanti hanno contestato l'adesione alla marcia di Sel, urlando: "Quelli di Sel fuori da qui". Alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, reduci dalla visita al cantiere di Chiomonte, partecipano alla marcia
14.28 - Sono già migliaia le persone che stanno convergendo in piazza d'Armi per la manifestazione valsusina, che partirà tra poco, contro l'alta velocità Torino-Lione.
Tantissime le bandiere No Tav. Presenti anche alcune bandiere di partiti e sindacati, che dovrebbero trovare posto nello spezzone terminale del corteo.
13.10 BUSSOLENO - «Non mi fa paura la fatica e sono qui per un senso di verità», esordisce così in sala consiliare a Bussoleno la neosenatrice Laura Puppato. In mano ha un report sul corriere sostenibile tra Rotterdam e Genova. «Ecco – dice l'ex sindaco di Montebelluna, in Veneto – la Tav mi sembra come il ponte sullo stretto di Messina: non so dirvi se è utile o se mai lo sarà, di certo non è prioritaria». Parla a braccio e, fin da subito, si definisce «ecologista» e attenta alla spesa pubblica. E spiega: «In questo periodo bisogna porre attenzione ad ogni euro che si spende».
«Sono qui per la prima volta, ma mi sono informata», continua la Puppato che mostra i documenti inviati dal presidente della commissione intergovernativa Italia-Francia Mario Virano. «Non mi torna una cosa: si parla tanto del fatto che ormai non si può tornare indietro ma a Parigi, da 14 mesi a questa parte, non hanno ancora ratificato il progetto del 30 gennaio 2012».
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