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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2013 alle ore 08:17.

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CITTÀ DEL VATICANO
«È importante intensificare il dialogo fra le varie religioni. Penso anzitutto a quello con l'Islam, e ho molto apprezzato la presenza, durante la Messa d'inizio del mio ministero, di tante autorità civili e religiose del mondo islamico». Nel primo discorso al corpo diplomatico, papa Francesco lancia un messaggio forte ai paesi musulmani. Secondo il nuovo Pontefice, «è pure importante intensificare il confronto con i non credenti, affinché non prevalgano mai le differenze che separano e feriscono ma, pur nella diversità, vinca il desiderio di costruire legami veri di amicizia tra tutti i popoli». Nella costruzione della pace e della giustizia, per Papa Francesco - che ha ricordato le sue origini italiane - «è fondamentale anche il ruolo della religione. Non si possono, infatti, costruire ponti tra gli uomini dimenticando Dio. Uno dei titoli del Vescovo di Roma è Pontefice, cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini».
Poi un ritorno alla missione "francescana" del Pontificato: «Quanti poveri ci sono ancora nel mondo», ha detto chiedendo di «custodire chi soffre per l'indigenza». E infatti ha ricordato san Francesco, per la lotta alla povertà materiale, e papa Benedetto, per la lotta a quella spirituale, contro la "dittatura del relativismo", richiamo importante (si tratta della cifra distintiva del pontificato di Ratzinger) e significativo alla vigilia dell'incontro con il predecessore. Un passaggio importante è stato quando ha detto di augurarsi di «intraprendere un cammino con quei pochi paesi che ancora non intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede», il principale dei quali è senz'altro la Cina.
Ieri c'erano anche esponenti di paesi che non hanno rapporti diplomatici, tra cui Arabia Saudita e Afghanistan, ha riferito padre Lombardi. Ieri, prima dell'incontro, alla messa celebrata dal Papa a Santa Marta – da dove per ora non accenna ad andarsene verso l'Appartamento pontificio – hanno assistito anche giardinieri e spazzini in servizio nei giorni di inizio pontificato. Nel pomeriggio il Papa ha ricevuto il cardinale argentino Leonardo Sandri, considerato un porporato non particolarmente "vicino" a Bergoglio. Oggi l'incontro a Castel Gandolfo tra Francesco (che partirà in elicottero alle 12 dal Vaticano) e Benedetto XVI, un evento storico, che non vedrà una diretta tv ma solo immagini e forse un breve video.
Infine ieri Lombardi ha parlato dell'episodio che ha riguardato mons. Lucchini della Segreteria di Stato e l'avvocato Briamonte dello studio Grande Stevens, consulente dello Ior, che a Ciampino avrebbe esibito ai militari della Finanza un passaporto vaticano per opporsi alla richiesta di perquisizione. Lombardi ha detto che Briamonte «ha un passaporto diplomatico della Santa Sede per le volte in cui va all'estero» per questa sua consulenza. Il passaporto diplomatico «vale per le missioni all'estero ma in Italia non garantisce nulla, nessuna particolare immunità».
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