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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2013 alle ore 19:32.

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NICOSIA - A un primo sguardo sembrerebbe una domenica ordinaria. La storica città vecchia è animata, molti turisti affollano i caffè, gli anziani giocano a backgammon. Ma è solo una calma apparente. Lo sguardo fisso alla Tv, i ciprioti attendono febbrilmente l'esito del vertice di Bruxelles. La posta in gioco è altissima, lo sanno tutti qui a Nicosia. Nelle prossime ore si deciderà il destino della più piccola economia dell'Euro zona (contribuisce solo allo 0,2% del Pil dell'eurogruppo) . Si deciderà, dunque, se l'ex isola felice continuerà a far parte della moneta unica, oppure se andrà incontro a un disastroso default.

Cipro è all'ottavo giorno di chiusura delle banche. Per un‘economia moderna, vivere di soli contanti - peraltro limitati e per così tanti giorni - sta diventando sempre più difficile. Il denaro contante sta diventando l'incubo per molti ciprioti. Soprattutto per chi ha un esercizio commerciale. Alcuni bancomat sono già esauriti, altri hanno abbassato sensibilmente il limite del prelievo. Mentre sempre più negozi, tra cui anche i venditori di telefoni cellulari e sim card, hanno esposto sulla vetrina, ben visibile un cartello: "Ci scusiamo con i clienti ma accettiamo solo contanti fino a che la crisi finanziaria non sarà risolta".

Ma sono gli ultimi segnali quelli più preoccupanti. Come la chiusura di alcune stazioni di servizio. Non per la mancanza di carburante – di quello ce n'è abbastanza ancora per diversi giorni – ma proprio per le difficoltà legate alla mancanza di denaro cash. "Potremmo chiudere temporaneamente alcune stazioni di servizio perché hanno esaurito il contante. Ciò sta creando grande preoccupazione per il nostro settore" ha dichiarato ieri al quotidiano cipriota Cyprus Mail il presidente dell'associazione dei proprietari delle stazioni di servizio, Stefanos Stefanou. "Le stazioni di servizio pagano i loro fornitori di carburante in contanti , che però si stanno esaurendo", ha spiegato, aggiungendo. "Ci sono esercizi che accettano ancora la carta di credito, ma da domani nessuno lo farà".

Lo stesso starebbe avvenendo in altri esercizi commerciali. Come nei supermercati: l'allarme è stato lanciato, sempre dal quotidiano cipriota pubblicato in lingua inglese, dal capo del sindacato dei supermercati, Andreas Hadjiadamou, che ha chiesto ai venditori all'ingrosso di mostrare comprensione e adattarsi a una difficilissima situazione economica che non ha precedenti nell'isola. "Se non si trova una soluzione, e i fornitori non revocano la loro decisione di fornire i supermercati solo dietro pagamento in contanti, ci sarà un serio problema e una carenza di merci sugli scaffali,", ha precisato, aggiungendo che, al momento la disponibilità della maggior parte dei prodotti dovrebbe durare ancora due o tre giorni.

Sempre più ciprioti si stanno preparando al peggio. "Nella città di Larnaka molti clienti stanno acquistando cibo a lunga scadenza come scatolame e prodotti confezionati o secchi", ha dichiarato ieri mattina Nicxos Athanasiou , il vice direttore dell'unione dei supermercati ciprioti. Il settore delle vendite al dettaglio è sicuramente il più colpito,ma l'impossibilità di effettuare alcun tipo di transazione bancaria sta ormai creando gravi difficoltà a tutti gli altri settori industriali

Per ora i medicinali non mancano. Medochemie , una compagnia internazionale che produce farmaci generici a Limassol ha diffuso un messaggio rassicurante: continuerà a rifornire farmacie e ospedali. "Siamo in grado di produrre tutti i farmaci che saranno richiesti senza subire alcuna interruzione", ha riferito alla stampa locale il presidente dell'azienda Andreas Pittas, chiedendo alla gente di mantenere la calma.

Facile a chiederlo, difficile a metterlo in pratica. Perché martedì i bancomat potrebbero esaurire il contante. Se non sarà raggiunto un accordo sul piano di risparmi a carico del Governo di Cipro - per un ammontare di almeno 5,8 miliardi di euro - la Troika non autorizzerà quel prestito di 10 miliardi di euro necessario per salvare Cipro. E senza accordo la Banca centrale europea ha riferito, alcuni giorni fa, che sospenderà la fornitura di liquidità di emergenza alle banche cipriote a partire da lunedì. In questo caso, quando martedì riapriranno le banche, se riapriranno, c'è il serio rischio che gli sportelli bancomat siano vuoti.

Come non essere preoccupati?

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