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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2013 alle ore 18:44.

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Franco Battiato "stecca", arrivano i fischi e a lui non basta sventolare sul ponte "la bandiera bianca" per evitare di essere "licenziato" da Crocetta. Ieri il cantautore è intervenuto al Parlamento europeo, in veste di assessore al Turismo della Regione Sicilia. Parlando della compagine politica italiana, ha detto: «Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile». Secondo Battiato sarebbe meglio che «aprissero un casino». Infine: «Questa Italia fa schifo. Sono servi dei servi dei servi».

La frasi shock hanno fatto scattare la polemica. «Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un'esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari», ha affermato il presidente della Camera Laura Boldrini. «Le parole pronunciate dall'Assessore Franco Battiato offendono le Istituzioni e tutte le donne italiane», ha spiegato, in una nota, il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità, Elsa Fornero. «Ricordo all'Assessore Franco Battiato - ha continuato Fornero - che con la violenza verbale non si costruisce nulla di positivo».

Il cantautore: sono stato travisato, mi riferivo al passato
Poi l'assessore è voluto ritornare sul concetto espresso in precedenza. "Sono stato frainteso", si è difeso. «Prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne».

Grasso: esprimeremo il nostro disagio
È intervenuto anche il presidente del Senato, Pietro Grasso. Rispondendo alla senatrice Alessandra Mussolini che chiedeva di intervenire per chiedere le dimissioni di Battiato, il presidente del Senato ha sottolineato che «non rientra nelle nostre competenze muovere passi in un certo modo, ma senz'altro esprimeremo il nostro disagio presso il governatore della Sicilia per le frasi dell'assessore».

Boldrini al cantautore: la critica non diventi un insulto
«Da Presidente della Camera dei Deputati e da donna - ha ricordato in una nota il presidente della Camera Laura Boldrini - respingo nel modo più fermo l'insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall'oltraggio».

Santanché (Pdl): torni a fare il cantante
Sono piovute critiche anche dal Pdl, con Daniela Santanché che ha attaccato: «Le oltraggiose e indegne parole rivolte dal neo assessore alla Cultura della Regione Sicilia, Battiato, alle parlamentari italiane nulla hanno a che fare con la cultura ma sono figlie solo di un'ignoranza becera senza confini. Torni a fare il cantautore Battiato che gli riesce meglio essendosi dimostrato, senza appello, assolutamente inadeguato alla carica istituzionale che gli é stata affidata».

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