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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2013 alle ore 07:10.
Mentre a livello nazionale a un mese dalle elezioni è ancora tutto in alto mare per la formazione di un Governo per far partire la XVII Legislatura, ieri è incominciata la X Legislatura della Regione Lombardia guidata da Roberto Maroni. Parte con facce nuove, cinquanta i consiglieri debuttanti, e tante buone intenzioni a partire dal nuovo Governatore: «Stop ai rimborsi per i gruppi politici in Consiglio».
L'annuncio è stato fatto subito dopo l'elezione del nuovo ufficio di presidenza del Pirellone, dove peraltro ci sono tre consiglieri su cinque sotto inchiesta per i rimborsi gonfiati della scorsa legislatura. Ispirato ad altre buone intenzioni è stato il discorso di insediamento di Raffaele Cattaneo eletto alla presidenza del Consiglio regionale al quarto scrutinio che nel corso del suo intervento durato circa un'ora ha dichiarato: «Se mai sarò oggetto di condanna di primo grado rassegnerò immediate dimissioni da questo incarico».
È chiaro che si vuole voltare pagina e far dimenticare la IX legislatura dei record poco invidiabili di indagati per gli scandali rimborsi e le inchieste sulla sanità. L'obiettivo dichiarato, che in realtà dovrebbe essere solo un requisito è «restituire piena dignità alla politica e a questo Consiglio»; dopo di che il neopresidente ha lanciato qualche proposta per «avvicinare il Pirellone ai cittadini». Ad esempio lavorare il venerdì ad esempio facendo «viaggi a tappe dentro la Lombardia per conoscere meglio il territorio».
Detto così assomiglia a un week end di lavoro, e sarebbe interessante capire anche come dovrebbero svolgersi i viaggi se in auto blu, oppure in treno. Magari facendo ripartire quelli superveloci del Lombardia Express, la lussuosa e costosa linea inaugurata con grande enfasi proprio da Cattaneo lo scorso autunno, e sospesa dopo pochi mesi per carenza di clienti. Ha parlato anche di «possibile abolizione delle tariffe agevolate al bar dell'Aula» in modo da sostenere i bisognosi attraverso fondi di solidarietà con le risorse recuperate. Per il momento oltre all'abolizione dei prezzi politici non si è sentito parlare di riduzione degli stipendi dei politici ad eccezione del capogruppo M5S Silvana Carcano che ha assicurato una decurtazione a "cinquemila euro lordi".
Insomma dopo i fasti e gli sprechi della precedente legislatura la debuttante dovrebbe assumere una linea di austerità nel rispetto di un adeguamento del Consiglio a un taglio previsto dell'80% delle risorse. O forse è meglio dire di sobrietà dato che restano sempre delle situazioni privilegiate a chi più, ad esempio a presidenza e giunta, e chi meno come per i consiglieri.
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