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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2013 alle ore 15:47.

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Ancora qualche giorno fa gli esponenti del Movimento 5 Stelle avevano chiesto al presidente della Regione siciliana chiarezza sul Muos, l'impianto radar che gli Stati Uniti avrebbero voluto costruire a Niscemi in provincia di Caltanissetta, nel cuore della riserva naturale della sughereta. E ancora qualche giorno fa il console statunitense a Napoli Donald Moore, in visita in Sicilia, aveva voluto incontrare i rappresentanti del movimento che si oppone alla costruzione del radar. Moore, accompagnato dal vicepresidente dell'Ars Antonio Venturino e dal presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino, entrambi esponenti del M5S, è stato ricevuto dal sindaco Francesco La Rosa ma all'arrivo è stato fischiato da circa 300 manifestanti e reappresentanti del movimento delle Mamme No Muos.

Certo si può dire non è stato, quello contro il radar un movimento di portata storica come fu negli anni Ottanta l'opposizione contro i missili nucleari cruise a Comiso: allora vi era Pio la Torre, segretario regionale del pci, alla testa della protesta mentre oggi un fronte articolato comprende sì i rappresentanti del Movimento Cinque stelle ma lo stesso Crocetta ha spesso rivendicato di essere da sempre al fianco di chi si oppone all'impianto.

Ma il movimento di oggi ha portato a casa un risultato poiché alla fine è arrivata la revoca delle autorizzazioni che fa valere anche sul piano internazionale, inserendosi in delicati piani di strategia militare, le norme dello Statuto regionale siciliano, quello stesso che il governatore ha donato al presidente del senato Piero Grasso in visita oggi al palazzo di governo. E quello Statuto prevede che tocchi alla regione siciliana esprimersi in certe materie perché fanno capo alla Regione le competenze in materia ambientale. E gli uffici regionali hanno deciso che quell'impianto non s'ha da fare. A comunicarlo, oltre Crocetta, l'assessore regionale al Territorio e ambiente, Mariella Lo Bello, che il 5 febbraio scorso aveva ricevuto dal governatore il mandato per la revoca dei provvedimenti autorizzatori all'installazione del sistema di comunicazione satellitare statunitense. L'avvio del procedimento di revoca immediata delle autorizzazioni era stato comunicato già l'11 febbraio scorso ma, ha spiegato l'assessore in una nota, considerato che la Marina Militare degli Stati Uniti d'America non ha ancora sospeso i lavori e che pertanto sussistono motivi di interesse pubblico, visto che ad oggi mancano indagini preliminari circa le interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all'aeroporto di Comiso e studi in materia di tutela della salute dalle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale, è stata disposta la revoca dell'autorizzazione con prescrizioni - che era stata rilasciata con nota prot. n. 43182 del 28 giugno 2011 - all'installazione del sistema di comunicazione satellitare Muos.

«Come aveva assicurato il presidente Crocetta – ha detto l'assessore Lo Bello - stiamo dando corso a tutti gli atti necessari a sostenere le richieste provenienti dai cittadini e dalle associazioni che esprimono la nostra stessa preoccupazione per gli effetti che l'impianto satellitare potrebbe avere sulla salute e sull'ambiente».

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