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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2013 alle ore 19:49.

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Sarà che da quelle parti gli oversize non sono pochi. Sarà che un po' ci devi provare a farti notare. Sarà che in effetti se un aereo ha un carico superiore alla media consuma più carburante e quindi ha meno ricavi. Fatto sta che far pagare il prezzo del biglietto aereo in base al peso del passeggero - sommato a quello del bagaglio - non si era ancora sentito, almeno alle latitudini italiane. L'iniziativa è della Samoa Air che ha annunciato l'avvio della nuova tariffazione "a chilo".

Quanto? Ogni chilogrammo - passeggero+bagaglio - costa tra i 93 centesimi e l'1,06 dollari. Ciò significa che chi pesa un quintale con una valigia di una quindicina di chili si ritrova a pagare un biglietto all'incirca 120 dollari. In effetti l'iniziativa non è del tutto inedita: la compagnia ha iniziato una sperimentazione a novembre ma solo a gennaio il Dipartimento dei Trasporti statunitense ha approvato la la rotta tra le Samoa e le Samoa americane e così la compagnia è diventata la prima a far pagare i passeggeri per peso

Chris Langton, alla guida della Samoa Air, ha detto: «Non ci sono alternative: gli aerei possono caricare un certo peso e non oltre. I passeggeri dovrebbero essere educati a questa novità: è un modo corretto anche per chi viaggia». Già da tempo i passeggeri vengono sottoposti a verifica del peso prima di accedere al velivolo. David Vaefe, direttore generale dell'American Samoa Visitors Bureau ha sottolineato i vantaggi per i ragazzi: «Chi ha 12 o 13 anni, pesa poco e non è già troppo alto, non dovrà pagare il prezzo intero da adulto, come invece capita altrove».

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