Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2013 alle ore 08:16.

My24

MILANO
Quattro giornalisti italiani sono stati sequestrati nel nord della Siria. La notizia è stata appresa da fonti informate nella tarda serata di ieri. La Farnesina ha confermato, precisando di seguire «sin dai primi momenti la vicenda. L'unità di crisi - ha aggiunto - si è immediatamente attivata», ed è in contatto con i familiari.
Secondo le prime informazioni, di cui è entrato in possesso il Sole 24 Ore, si tratterebbe di Amedeo Ricucci (Rai), e di tre freelance (Elio Colavolpe, Andrea Vignali e l'italo-siriana Susan Dabbous, collaboratrice del Foglio). I quattro non rispondono a telefonate da 24 ore e sulla base di quanto avvenuto in precedenza nella stessa area, potrebbe trattarsi di un fermo dei ribelli anti Assad. «Occorre mantenere il massimo riserbo», ha precisato il funzionario della Farnesina, sottolineando che «l'incolumità dei connazionali resta la priorità assoluta».
Già nei mesi passati sono accaduti episodi di questo tipo. Due giornalisti stranieri, uno dei quali è l'americano James Foley, sono stati rapiti in Siria il 22 novembre scorso, ma la notizia è stata resa pubblica solo a inizio gennaio. Foley, 39enne, freelance per vari canali televisivi e per l'agenzia France Presse, è stato sequestrato insieme ad un collega. Insieme a loro sono stati fermati anche l'autista e l'interprete, poi rilasciati. Il sequestro è avvenuto nella provincia di Idlib. È accaduto anche ad agosto: due giornalisti stranieri erano stati catturati dalle forze governative ad Aleppo, in Siria, tra cui un giornalista della tv al-Hurra di nome Bashar. Lo aveva inizialmente reso noto un combattente ribelle.
Ieri in Siria è stata un'altra giornata convulsa. I ribelli siriani hanno preso il controllo di un check point governativo nei pressi della frontiera con la Giordania, su un'autostrada che conduce a Damasco. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), Ong con sede in Gran Bretagna, che ha segnalato anche un inasprimento dei combattimenti nei pressi della capitale. «Combattenti ribelli hanno preso il controllo del check point d'Oum al-Mayazen, nella provincia di Deraa (sud), dopo dei combattimenti», in cui sono rimasti uccisi almeno due ribelli, ha riferito l'Osservatorio, che raccoglie le informazioni poggiandosi su una vasta rete di militanti e di fonti mediche civili e militari attraverso il paese. Della crisi siriana si sta occupando in queste ore anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che nelle prossime settimane svolgerà una serie di incontri e colloqui con i leader di Qatar, Turchia e Giordania. Il primo a essere ricevuto alla Casa Bianca sarà il 23 aprile l'emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, seguito tre giorni più tardi dal re giordano Abdallah. Chiuderà infine il giro di incontri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che sarà a Washington il 16 maggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi