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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2013 alle ore 07:56.

Tremate, il Dottore è tornato! Il messaggio che arriva dal deserto del Qatar è forte e chiaro. Valentino Rossi, dopo il biennio d'amaro purgatorio in Ducati, riabbracciata la sua M1 torna protagonista sotto i riflettori di Losail. È secondo, il Dottore, alle spalle di quel Lorenzo compagno di box in Yamaha e bicampione mondiale che stronca tutti con il suo ritmo indiavolato. Ma poi, a una manciata di secondi eccolo il pesarese, che brucia il talentino Marquez e l'altra Honda di Pedrosa - vero sconfitto di giornata - dopo aver dopo aver rimontato come un indemoniato dal settimo posto. Cartolina spedita a tutto il campionato, appunto. Rossi è tornato, e a 34 anni ha fretta di rivincere.
Il primo a capirlo pare proprio Lorenzo, fin troppo conciliante e complimentoso nelle dichiarazioni del dopogara. E il Dottore? Per ora s'è divertito. Gli altri che se lo ritrovano fianco a fianco di nuovo là davanti, molto molto meno. In particolare le Honda, le vere sconfitte di giornata. E soprattutto Pedrosa, sverniciato alla grande dal Dottore e preceduto da Marquez, tigrotto che sarà ben difficile piegare alla ragion di stato. E la Ducati? La nuova era Dovizioso inizia con un buon settimo posto, che suppergiù era quanto lo stesso Rossi riusciva a portare a casa con la Desmosedici… Adesso per Valentino è attesa la prima conferma: appuntamento il 21 aprile sul nuovo circuito di Austin, in Texas.
La gara – I riflettori del circuito di Losail fanno brillare le carene delle Yamaha, vere dominatrici della prima gara del 2013. Primo Lorenzo, secondo Rossi, e la casa del diapason fa festa e quasi irride la Honda, costretta ad arrancare e meditare. E dire che, mentre Lorenzo s'involava fin dal semaforo verde, Valentino sembrava subito aver compromesso il Gran Premio dopo un errore all'inizio del secondo giro, per attaccare Andrea Dovizioso per la terza posizione. A quel punto, però, il pesarese ha tirato fuori gli artigli e cominciato la rimonta. Mentre davanti a tutti Lorenzo faceva gara a sé, per il podio sembrava essere una lotta a tre tra Dani Pedrosa, Marc Marquez e Cal Crutchlow. Ma Rossi cominciava ad avvicinarsi giro dopo giro. Marquez attaccava Pedrosa al 17° giro, quando ormai Rossi era a solo 1" dal podio. Il debuttante della Honda non riusciva però ad allungare, mentre Rossi alla staccata della prima curva in avvio di 18° giro mandava letteralmente nel pallone Crutchlow, che finiva nella via di fuga e salutava le speranze di podio. Poi era un crescendo rossiniano (a proposito di pesaresi illustri…): Pedrosa veniva sfilato al 19° giro e quello dopo toccava a Marquez subire la stessa cosa. L'esordiente di talento dava filo da torcere a Rossi, che però riusciva a difendere la seconda piazza, a una manciata di secondi dal compagno Lorenzo, primo sotto la bandiera a scacchi.
Parola al podio – Felice Lorenzo, che pure rende onore a Rossi: «Durante il warm up ho avuto un problema con il casco ma in gara è andato tutto bene. Sono riuscito ad andare via e dopo è stato tutto facile gestire la gara. Solo all'inizio Dani mi ha messo in difficoltà. Sono contento per me, per la Yamaha e anche per Vale, per lui sono stati due anni molto duri, la sua gara è una bella cosa per il campionato e fa bene al suo morale. La nostra rivalità? Siamo due piloti molto ambiziosi ed è difficile tenere un rapporto idilliaco, ma rispetto a prima ora c'é più rispetto, e poi rispetto a quando sono arrivato in MotoGp - ero molto giovane - sono cresciuto. L'importante è che facciamo bene per la Yamaha e che a fine stagione battiamo la Honda». Visibilmente soddisfatto Valentino Rossi per il secondo posto: «Dopo il warm up - dice il pilota della Yamaha - avevo capito che se partivo forte potevo fare una bella gara e poter stare con Lorenzo. In partenza mi sono toccato con Pedrosa. Non credevo di essere arrivato lungo quando stavo passando Dovizioso, il parafreno mi ha salvato. Sono veramente contento di questa gara e sono grato alla Yamaha per questa opportunità, sono certo che quest'anno ci divertiremo». E intanto Marc Marquez festeggia al'esordio il primo podio in carriera nella classe regina: «È stato un podio difficile, io ho dato il 100 per cento. Già ieri sapevo che Jorge teneva un passo molto buono. La battaglia con Vale è stata bellissima. Io ho spinto al massimo, ma Rossi resta sempre Rossi, ha più esperienza. L'importante per me è migliorare piano piano».
Casa Ducati – Interessanti le valutazioni di Andrea Dovizioso nel dopogara: «Come avevo detto già ieri, la gara è un'altra cosa. Losail è una pista particolare e bisogna andare sulle altre per capirne di più. Abbiamo avuto la conferma che con il grip possiamo colmare certi limiti, ma dobbiamo lavorare perché il nostro è un progetto a lungo termine e bisogna avere pazienza: capire esattamente su cosa lavorare. Il nostro problema è il tempo, che durante i weekend e nel corso della stagione è poco. Questa è la base e da qui si parte».
Moto 2: Sspangarò - L'iberico Pol Espargarò (Kalex) ha vinto la gara della Moto2, spuntandola nel duello serratissimo con l'inglese Scott Redding (Kalex). Sul terzo gradino del podio il giapponese Takaaki Nakagami, anch'egli su Kalex. Il migliore degli italiani è stato Simone Corsi (SpeedUp), settimo, mentre il compagno di squadra, il sammarinese Alex De Angelis (SpeedUp) è finito ottavo. A terra Mattia Pasini (SpeedUp) per un contatto con il francese Mike di Meglio.
Moto 3: Salom – Derby tutto spagnolo nella gara delle Moto3 del Gp del Qatar, che ha aperto la stagione del Motomondiale. Ha vinto Luis Salom (KTM) dopo una lunga battaglia con i connazionali Maverick Vinales (KTM) e Alex Rins (KTM), rispettivamente secondo e terzo. Non è andata bene per i colori italiani. Romano Fenati (FTR-Honda) è arrivato 15/o, piu' indietro Alessandro Tonucci, Francesco Bagnaia, Matteo Ferrari e Lorenzo Baldassarri. Niccolò Antonelli è caduto nel primo giro.
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