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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2013 alle ore 10:54.

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Julia Gillard (Reuters)Julia Gillard (Reuters)

Un piano per "sedurre" la Cina. Il primo ministro australiano Julia Gillard, nel corso della sua visita di cinque giorni nella Repubblica popolare, ha svelato un piano decennale per portare le relazioni tra la Cina e l'Australia a un nuovo livello. Il premier intende attirare investimenti cinesi down-under e vuole espandere le relazioni commerciali, sfruttando al massimo la crescita della classe media cinese e quindi la capacità di acquisto del mercato cinese.

Gillard vuole anche stringere i legami militari con Pechino e ha proposto addestramenti militari ed esercitazioni "a triangolo" includendo anche gli Stati Uniti. In altre parole, come il suo predecessore-nemico Kevin Rudd, il premier vuole imporre Canberra come un Paese di collegamento tra Oriente e Occidente. A sancire il ruolo australiano, l'incontro con il nuovo premier Li Keqiang a Pechino diventerà un appuntamento annuale.

Investimenti cinesi. Il tema è molto dibattuto in Australia. Il partito conservatore all'opposizione ha spesso condannato l'apertura di Canberra agli investimenti cinesi sul suolo patrio. Di diverso avviso sono i laburisti al potere che ritengono che l'economia australiana possa beneficiare da un flusso d'investimenti proveniente dal gigante asiatico. «C'è la potenzialità di allargare la presenza cinese» ha confermato Gillard, oltre quindi gli oltre 380 deal approvati negli ultimi cinque anni per un valore totale di 81 miliardi di dollari australiani, pari a 65 miliardi di euro.

Scambi commerciali. L'Australia, che già vende le proprie materie prime alla Cina, ha l'ambizione di ampliare gli scambi e diventare il fornitore principale «nei campi dell'istruzione, della sanità, della pianificazione urbana, dei servizi di welfare, dell'energia pulita e della gestione dell'acqua» ha elencato Gillard. In altre parole l'Australia vuole diventare «un amico ospitale ed esperto» per la Cina. Sul piano dei prodotti, Canberra esporta in Cina soprattutto carne e orzo che i cinesi usano per produrre birra, una bevanda di sempre maggiore gradimento tra la popolazione della Repubblica popolare. Il mercato della birra è cresciuto del 30% in volume negli ultimi cinque anni, ma il premier australiano intende ora spingere altri prodotti di alta qualità per soddisfare consumatori sempre più esigenti.

Collaborazione militare. Tra gli obiettivi per i prossimi dieci anni figura anche il rafforzamento della collaborazione militare. Gillard ha proposto un'intensificazione del training navale ed esercitazioni che includano anche le forze armate americane. «Nel prossimo decennio – ha affermato Gillard – vorremmo estendere le esercitazioni trilaterali». Il primo ministro sostiene che l'avvicinamento alla Cina non dovrebbe costituire un problema per i rapporti con gli Stati Uniti e propone il Paese australe come una nazione in grado di favorire «stabilità strategica» in Asia.

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