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Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2013 alle ore 11:39.

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Il gip di Grosseto Valeria Montesarchio ha accolto la richiesta di patteggiamento della compagnia di navigazione Costa Crociere spa stabilendo una sanzione amministrativa di 1 milione di euro in relazione all'inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia. Il gip ha deciso con una camera di consiglio di circa un'ora. Come previsto la procura di Grosseto, all'atto di disporre della chiusura delle indagini, archiviazioni e richieste di rinvio a giudizio, ha dato dunque parere favorevole alla richiesta dei legali.
La responsabilità amministrativa è una sorta di responsabilità "oggettiva": in questo caso, la contestazione a Costa è scattata perché due degli indagati principali nel procedimento del naufragio erano due suoi dipendenti: l'ex comandante Francesco Schettino e il capo dell'unità di crisi, Roberto Ferrarini. Costa rimane "parte lesa" del procedimento la cui prima udienza preliminare si terrà lunedì 15 aprile al Teatro Moderno di Grosseto.

Soddisfatti gli avvocati

«È la soluzione più ragionevole rispetto a quello che è accaduto. È una soluzione equilibrata». È il commento dell'avvocato Marco De Luca difensore di Costa spa, alla decisione del gip di Grosseto di stabilire la sanzione di un milione di euro per la compagnia dopo averla ammessa al patteggiamento. L'avvocato aggiunge anche che la compagnia si costituirà parte civile chiedndo il risarcimento del danno per la perdita della nave.

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