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Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2013 alle ore 06:40.

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NAPOLI
Il copione è quello (ormai logoro) delle cene eleganti e delle avventure galanti del Cavaliere. Da un lato l'ex agente di Noemi Letizia (la ragazza di Portici che coniò per Silvio Berlusconi il nomignolo di "papi") che riferisce di un rapporto consenziente tra la minorenne e l'ex premier. Dall'altro Niccolò Ghedini (avvocato di Berlusconi) che smentisce e minaccia querele.
Le rivelazioni di Francesco Chiesa Soprani sono andate in onda nel corso della trasmissione di Michele Santoro "Servizio Pubblico". «Noemi - ha raccontato l'agente, già arrestato nell'inchiesta Vallettopoli condotta dal pm Woodcock - mi disse di come conobbe il premier e mi spiegò che quando era minorenne, a Roma, ci fu un rapporto consenziente». Soprani, nel corso dell'intervista, ha anche parlato di Ruby. «Io le spiegai che facevo l'agente televisivo e Ruby mi disse: "Guardi che qua io ho già Lele Mora, Emilio Fede e Silvio Berlusconi che si stanno occupando di me, siccome sono minorenne (…) Io sto qua perché mi pagano la casa, mi danno i soldi, mi fanno divertire.." e poi ha concluso dicendo "scopata più, scopata meno, ormai.."».
L'ex agente della ragazza diventata famosa per aver ospitato a Casoria l'allora presidente del Consiglio in occasione del suo diciottesimo compleanno ha anche riferito che ora Noemi «si gode i soldi che si è presa, immagino». E ha ripreso a ricostruire: «Io ebbi il numero da Emilio Fede, la chiamai, pagai l'aereo a lei e al padre, e vennero in studio da me. Il papà mi disse: "Guarda Francesco non mi interessa il discorso economico, in quanto chi di dovere, e uscì il nome di Berlusconi, ci ha già pagato"». Un po' su di giri, Chiesa Soprani ha aggiunto: «Questo segreto non fa male a Noemi, questo segreto fa male agli italiani. Di conseguenza non voglio che l'Italia venga governata... o comunque che gli italiani non si rendano conto di chi è una persona». Per poi fare riferimento alla spiegazione che il Cavaliere diede per motivare la sua presenza alla festa di Noemi. «Non era amico del padre, e siccome questo lo so, lo voglio dire agli italiani. Italiani: non era amico del padre. Domani mi minacciano? Domani mi sparano? Sono contento cosi».
A queste affermazioni ha reagito con un duro comunicato di replica l'avvocato Ghedini, che le ha definite «totalmente destituite di ogni fondamento». Il parlamentare Pdl ha ricordato, infatti, che sia Noemi che Ruby «hanno sempre e reiteratamente escluso le fantasiose illazioni di Soprani» che, come per altre di analogo tenore, saranno oggetto di «tutte le azioni giudiziarie più opportune». «È comunque incredibile che una trasmissione televisiva mandi in onda un servizio consimile senza alcuna verifica né alcun contraddittorio - ha proseguito Ghedini -. In particolare è sufficiente una rapida ricerca su internet per apprendere che il presunto scoop non è altro che la riproposizione di dichiarazioni già dal Soprani rilasciate a Vanity Fair nel 2011 e al Fatto Quotidiano nel luglio 2012. Quindi nulla di nuovo - ha concluso l'avvocato - ma evidentemente si ritengono tali diffamatorie dichiarazioni oggi politicamente utili».
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