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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2013 alle ore 19:12.

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Su Nòva di questa domenica
Adotta una startup, perché l'innovazione non è una partita che si gioca da soli. Così l'unione delle esperienze di startuppari e piccoli imprenditori in progetti comuni, potrebbe rivelarsi una soluzione densa di conseguenze per il sistema industriale italiano, denso di creatività, come l'abbigliamento, l'alimentazione e l'arredamento. È più probabile che le nuove idee emergano dalle capacità sperimentali degli startupper intercettate da imprese che, pur continuando a seguire con la massima attenzione il loro core business, accettano di imparare dagli esploratori di territori sconosciuti.

Il vantaggio che si può trarre da questa sorta di esternalizzazione della ricerca è sempre più evidente: non solo per il marketing, ma anche per le vendite, l'innovazione di prodotto, la modernizzazione delle relazioni con i clienti, i dipendenti, i fornitori.
idee: la vita raccontata dai numeri. Anche in Italia i dati entrano nelle conversazioni delle persone online. La lente analitica di Topsy, pe esempio, rivela che negli ultimi mesi sono più frequenti le citazioni delle parole «dati» e «statistiche» all'interno dei messaggi condivisi su Twitter. Nel territorio si moltiplicano le community di data journalist. E gli open data rilasciati da aziende, pubblica amministrazione e Istat arricchiscono un patrimonio diffuso di saperi ricostruito attraverso applicazioni software per dispositivi mobili, come dimostrano le esperienze degli archivi di dati aperti in sette Regioni italiane.

I big data accelerano l'esigenza di ampliare i confini della data literacy. Secondo McKinsey le informazioni aumenteranno nel mondo al ritmo del 40% l'anno. È un salto in avanti che alimenta la richiesta di data scientist e offre opportunità lavorative ai laureati in discipline scientifiche.

Sul Sole 24 Ore-Domenica di questa domenica
Nella copertina della Domenica Alvar González-Palacios racconta i suoi primi incontri con il Tesoro segreto di Gerusalemme, le meraviglie conservate e nascoste dai francescani. Gli spettacolari «doni» che i monarchi d'Europa inviarono al Santo Sepolcro sono esposti nel Castello di Versailles. Cristina Battocletti ha incontrato il regista Peter Greenway che attacca i colleghi colpevoli di dare più peso alla parole che alle immagini. Il regista salva il visionario Fellini e il pittore Antonioni.

Nell'elzeviro Enrico Carandini racconta come in Italia la bellezza che ci circonda negli esterni parli di un «noi» duraturo che si contrappone agli «io» degli artisti. La pagina della letteratura è dedicata a tre titoli legati a Roma: il romanzo giallo di Stefano Brusadelli, la guida di Lauretta Collonnelli Conosci Roma? e il romanzo Borgata Gordiani di Aldo Colonna. Nella seconda pagina di letteratura Gabriele Pedullà ci parla dell'ultimo romanzo di Andrea Bajani dedicato ad Antonio Tabucchi. Per le scienze Gilberto Corbellini racconta la storia di una grave malattia, l'encefalite letargica, di un'erba straordinaria, la belladonna, e di un guaritore bulgaro sponsorizzato da Elena di Savoia. Nella pagina di storia viene riprodotto uno stralcio della lectio che Donald Sassoon terrà giovedì prossimo nell'ambito della manifestazione a Genova, a Palazzo Ducale de «La Storia in Piazza», il cui tema è «Identità sessuali».

La Domenica da collezione è dedicata a una scoperta iconografica riguardante le immagini in nostro possesso di Niccolò Machiavelli. Va all'asta una tela di Charles Le Brun dalla storia singolare: l'opera è stata scoperta per caso all'Hotel Ritz durante la sua ristrutturazione, appesa nella suite dove abitava Coco Chanel. Ad Amsterdam è stato riaperto dalla regina il Rijksmuseum, il più grande museo dell'Olanda, rinnovato dopo dieci anni di radicali lavori di ammodernamento. Per la pagina di spettacoli, Emanuela Martini ripercorre i film scaturiti da Margaret Thatcher, musa involontaria di molti registi. La Signora di ferro odiava il cinema e il cinema odiava lei eppure tanti titoli sono stati ispirati da lei e dalla sua politica. A Osaka trionfo per l'Otello, l'opera verdiana diretta da Chung con cui la fenice inaugura la 51esima edizione del Festival nipponico. Il racconto è tratto da Il Bambino scambiato, il nuovo libro del premio Nobel per la letteratura Kenzaburō Ōe

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