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Il 14 aprile 2012 durante un Pescara-Livorno di Serie B moriva Piermario Morosini, giocatore in forza agli amaranto. Esattamente un anno più tardi, la società per cui era tesserato al tempo della tragica scomparsa ha deciso d'intitolargli la gradinata del proprio stadio. Questa mattina si è svolta la cerimonia: erano presenti oltre 500 tifosi, l'intera squadra del Livorno, il sindaco e l'assessore allo Sport della città toscana, il presidente della Provincia Giorgio Kutufà e il presidente della Lega di B Andrea Abodi. Don Gabriele Bessi, dopo avere celebrato una messa in sua memoria nel Duomo, ha benedetto la targa scoperta sotto il settore dell'Armando Picchi: c'è scritto “Città di Livorno, gradinata Piermario Morosini, 14 aprile 2013”. “Un ricordo che ci vede tutti presenti, ma anche un monito e un impegno perché non accada più una cosa del genere – ha affermato Abodi -. Qui c'è tutta la società del calcio per ricordare Piermario Morosini e assumersi un impegno concreto seguendo i valori che lui ci ha trasmesso”. “Oggi ricordiamo Morosini per l'ingiustizia della sua morte e del suo destino”, commenta il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. "La vittoria di Varese l'abbiamo dedicata a lui - dice Andrea Luci, capitano della squadra -. La sua mancanza ci addolora immensamente perché lui ci ha dato tanto”. Commosso il tecnico del Livorno, Davide Nicola: “Ho vissuto Piermario attraverso parole e sguardi della gente e dei ragazzi. Mi è dispiaciuto non conoscerlo e la giornata di oggi è una dolce malinconia – ha detto il mister -. Come tutte le grandi persone che si riconoscono sul proprio cammino, oggi si avverte la presenza di un ragazzo che ha lasciato serenità in tutto l'ambiente”. Alla fine della cerimonia, i tifosi hanno steso uno striscione sotto la gradinata: 'Ciao Moro, la curva ti ricorda -25-'.

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