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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2013 alle ore 14:54.

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Cagliari - Inter (Ap)Cagliari - Inter (Ap)

Volo Cagliari
Il podio della classifica del girone di ritorno recita: Juventus 30 punti, Milan 29, Cagliari 26. Sì, avete letto bene: Cagliari 26. Senza stadio per le tristemente note vicende di Is Arenas, con un presidente (Cellino) alle prese con guai giudiziari, i rossoblu, come si dice in questi casi, hanno ‘fatto spogliatoio'. Parlano solo il campo e i risultati. E che risultati: 7 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta (3-0 a Bologna) nel girone di ritorno con 22 gol fatti e 13 subiti. Un ruolino di marcia da Champions League. Nelle stesse partite del girone d'andata il Cagliari aveva totalizzato 10 punti in meno (16 contro 26). Ultimo scalpo in ordine di tempo l'Inter di Stramaccioni in caduta libera alla quarta sconfitta nelle ultime cinque uscite. A proposito di differenza di rendimento tra andata e ritorno, i nerazzurri hanno il trend peggiore del campionato: 28 punti nelle prime 13 partite del girone d'andata e appena 15 punti nel girone di ritorno, 13 in meno.

Doppietta romana
Basteranno 7 punti in 6 partite alla Juventus per centrare il secondo scudetto consecutivo. Strada in discesa (se già non lo fosse abbastanza) per gli uomini di Antonio Conte dopo il successo in casa della Lazio, il quarto consecutivo all'Olimpico con 6 gol fatti e 0 subiti. Il 2-0 di lunedì sera porta la griffe del cileno Arturo Vidal alla seconda doppietta da quando è in Italia. La prima? Poco più di un anno fa, il 22 aprile 2012 all'altra squadra della capitale, la Roma.

El Shaarawy, prima panca
Era il 29 aprile 2012, Siena-Milan 1-4, l'ultima volta in cui Stephan El Shaarawy è subentrato dalla panchina. Era un altro Milan, c'erano Ibrahimovic e Thiago Silva, altra storia. Quella di domenica scorsa con il Napoli è stata la prima panchina del Faraone in campionato dopo 30 presenze da titolare e una tribuna (Milan-Parma, 15 febbraio). E vuoi per il peso specifico della partita e per quello che El Shaarawy ha dimostrato quest'anno, ma la cosa ha fatto un discreto rumore. Allegri ha motivato la scelta parlando di "calo mentale" ma anche sotto il profilo realizzativo c'è da segnalare un'inversione di tendenza rispetto a inizio stagione: appena 2 gol nel 2013 (uno, nel derby, dall'arrivo di Mario Balotelli) per il ventenne attaccante rossonero dopo i 14 siglati nelle prime 16 partite.

Flamini, il bomber che non t'aspetti
C'è un dato quantomeno anomalo che emerge dalle ultime due partite giocate dal Milan con Fiorentina e Napoli: tre gol segnati in totale, due da parte di Mathieu Flamini, tra i rossoneri il nome (e il piede) meno accostabile alla parola ‘gol'. Basti pensare che il centrocampista francese ha segnato negli ultimi 180' quanto nelle precedenti 90 apparizioni in Serie A e che in carriera non aveva mai segnato due gol consecutivi in 208 presenze tra Marsiglia, Arsenal e Milan.

Champions, due posti per tre squadre
Se la Juventus ha già in tasca il pass per la prossima Chamopions League, dietro c'è bagarre per accaparrarsi le ultime due poltrone a disposizione. In corsa ci sono Napoli, Milan e Fiorentina, lo dice la classifica (Napoli 63, Milan 59, Fiorentina 55) e anche i risultati delle ultime 5 gare: Milan 11 punti, Napoli e Fiorentina 10 mentre le altre pretendenti stanno crollando come birilli al bowling. Resiste solo la Roma (8 punti su 15 quando ormai è tardi per la rimonta), con Lazio (4 punti in 450') e Inter (3) che hanno alzato bandiera bianca.

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