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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2013 alle ore 08:11.

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Mario Platero La scheggia impazzita della violenza ha colpito al cuore la società del benessere americana, la società dei sobborghi, del tranquillo anonimato, la società che aveva accolto a braccia aperte e allevato i fratelli Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, i due terroristi insospettabili: lunedì avevano ucciso e seminato il terrore alla maratona di Boston.

La loro apparenza era quella di figli di genitori per bene, di una famiglia onesta, di bravura a scuola, medaglie sportive, e simpatia per quella loro condizione di rifugiati politici in fuga dalla Cecenia.
È in questa cornice della "Affluent Society", quella società "privata" più avanti «del settore pubblico» e delle fasce di popolazione «in povertà» descritta magistralmente da John Kenneth Gailbraith nel 1958, che i due ragazzi sembrava si fossero inseriti.
Ora sappiamo che dietro la maschera si agitavano demoni. Abbiamo saputo di messaggi di Dzhokhar su una sua pagina web in russo in cui inneggiava all'islam estremo, in cui attaccava la Russia e chiedeva la liberta' cecena. Abbiamo anche saputo che il fratello un lottatore e un boxer era stato messo in guardia dalla polizia per aver picchiato la sua ragazza.
Possono anche essere incidenti di percorso normali. La loro "deviazione" puo' essere stata determinata da qualche delusione da qualche rabbia, da qualche insulto che oggi non conosciamo. E che certo non conosceva il padre dei due ragazzi, Anzor, che ieri intervistato dalla AP ha detto: «I miei figli sono stati manipolati, li hanno incastrati, l'ho visto da come è andato il suo assassinio in televisione, mio figlio è un angelo». Non ci può credere questo padre che lascia la Cecenia per affrontate un tortuoso destino da profugo prima in Asia Centrale, poi in Daghestan, una repubblica musulmana vicina della Cecenia, fino alla partenza nel 2002 per la terra promessa americana. Quando arriva, la famiglia si insedia bene, ci sono altri parenti, dove i ragazzi, Dzhokhar forse di 8/9 anni, Tamerlan di 15, crescono bene. Robin Young, una celebre conduttrice radiofonica twitta: «Cuore spezzato, conoscevo Dzhokhar Tsarnaeve, era il miglior amico del mio adorato nipote, inimmaginabile».
Ma la storia è chiara. Ed è una storia molto diversa da quella di Newtown, un altro sobborgo felice devastato all'improvviso per la strage di un folle. Ecco, questa è la differenza chiave: a Newtown la società del benessere non aveva abbracciato Adam Lanza, ventenne "strano". A Newtown c'è la consolazione della follia. A Watertown, il sobborgo che confina con Cambdrige, dall'altra parte del fiume rispetto a Boston, dove ci sono le più grandi università del mondo, Harvard, il Mit, non c'era follia. C'era il fanatismo e la dipendenza, sembra, da un Imam che predicava via Internet. Feiz Mohamed, un personaggio improbabile, nato in Libano cresciuto in Australia, un ex pugile, come Tamerlan, che predicava il "salafismo" una interpretazione radicale, estrema, della fede islamica sunnita. L'Imam aveva chiesto a giovani musulmani intorno al mondo di «arruolarsi», li incoraggiava a diventare «guerrieri santi». Aveva implorato che qualcuno decapitasse Geert Wildres, un politico olandese che aveva paragonato il radicalismo islamico al nazismo.
Se qualcuno avesse davvero cercato, avrebbe trovato una pagina in russo di Tamerlan – perché questi ragazzi parlavano perfettamente tre lingue – in cui si inneggiava all'Islam, alla libertà della Cecenia e si insultava la Russia. Su quella pagina c'era un altro video di un altro Imam che predicava in russo, Abdel al Hamid al-Juhani, l'ideologo il profeta di al Qaeda nel Caucaso e in Cecenia. Sono questi indizi gli unici che portano a un collegamento con al Qaeda. Anche le pentole a pressione usate per l'attacco erano descritte e consigliate in manuali via Internet del gruppo fondato da Osama Bin Laden. Le bombe nelle pentole a pressione erano rudimentali, ma richiedevano una certa sofisticatezza per l'aggancio del timer al cellulare e per il tempismo che ha fatto esplodere gli ordigni a 12 secondi di distanza, usando di nuovo una tecnica diffusa fra ribelli islamici in Afghanistan, in Pakistan e in India: colpire le vittime designate e poi, subito dopo, i soccorritori. C'è un mandante? Erano questi due ragazzi lupi solitari? O parte di una organizziaone strutturata? Gli inquirenti finora hanno lavorato magistralmente. In cinque giorni hanno identificato e colpito i terroristi, ma ora devono capire se i fratelli Tsarnaev erano autodidatti o se avessero avuto addestramento o istruzione e complici. Perché da oggi c'e' un nuovo terrore: esiste una rete? Ci sono altri ragazzi in apparenza perbene, mimetizzati fra noi, come succede nei film dell'orrore? Come è successo con i fratelli Tsarnaev? Il giovane Dzhokhar ieri notte, mentre andavamo in stampa era ancora in fuga. Ma il suo destino è segnato. Continuavano ad emergere dettagli della sua doppia vita. Su Facebook, ad esempio, sembrava orgoglioso di essere diplomato alla Cambridge Ridge, dove si studiava latino. Un'ottima scuola superiore pubblica a Cambridge, dove le scuole pubbliche funzionano. Proprio a pochi isolati da dove Galbraith scrisse, ispirandosi ai quartieri circostanti, proprio le sue tesi sui pericoli impliciti nelle "Affluent Society".
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