Finanza e Mercati In primo piano«Be Prime Minister»: ridurre il debito pubblico è un videogame. Provaci tu
«Be Prime Minister»: ridurre il debito pubblico è un videogame. Provaci tu
di Marco lo Conte | 23 aprile 2013
Avviare la riduzione del debito pubblico sotto il 100% del Pil (ma basterebbe scendere dal 127% di oggi) operando sulle leve della spesa pubblica e del Fisco. Cruccio di ogni governo italiano, che deve mediare tra le esigenze di bilancio e di spesa pubblica. Rischiando gli strali di chi sarà più colpito dalle misure da prendere. Tema delicato, visto il contesto economico in cui versa un paese con un debito pubblico come quello italiano.
Per capire quanto è complesso questo ruolo è possibile misurarsi con un vero e proprio videogame, che simula la stessa azione di governo, ambientato però nella piccola comunità dell'isola di Ameise (che in tedesco significa "formica"). "Be Prime Minister" è un'app scaricabile gratuitamente che ci chiede di prendere dodici decisioni: investire nella costruzione di un porto turistico, sgravi fiscali per la ricerca, aumenti degli stanziamenti per i posti letto in ospedale, accelerazione nella lotta all'evasione fiscale o anche aumento delle pensioni sociali e altro ancora; ogni decisione prevede una serie plurima di opzioni che provocano un impatto differenza su crescita e indebitamento.
Tutte le scelte producono un impatto differente sul debito pubblico e/o sul prodotto interno lordo e il gioco consiste nel far sì che al termine dei dodici passaggi il rapporto tra debito pubblico e Pil sua inferiore al 100%, considerando inoltre l'effetto prodotto dalle proprie scelte a dieci e vent'anni. Ciò che rende efficaci le decisioni, al di là delle singole opzioni contrapposte tra loro – che appositamente non sono confrontabili tra loro (aumentare le pensioni o costruire un nuovo asilo?) – è la successione in cui queste vengono prese: senza rovinarvi il gusto di mettervi alla prova, possiamo anticipare che alcune misure sono evidentemente più efficaci se prese all'inizio del gioco, come gli investimenti, mentre altre impattano meglio, sull'abbattimento del fatidico rapporto debito/Pil, se prese dopo.
«Be Prime Minister» è un gioco messo a punto dal Museo del Risparmio di Torino, che da poco meno di un anno ha avviato un'attività intensa di educazione finanziaria, utilizzando a questo scopo video, musica, filmati e in definitiva la gamification, ossia la trasformazione in gioco di concetti chiave, per veicolarli al grande pubblico. Obiettivi: la gestione della finanza pubblica, ma anche del risparmio individuale, oltre alle scelte consapevoli di investimento in vista delle necessità di ciascuno. Modalità che in questo modo non spaventano e non annoiano, come dice lo slogan.
Il Museo del Risparmio, struttura voluta da Intesa Sanpaolo e in particolare da Andrea Beltratti (recentemente diventato presidente di PattiChiari) e Giovanna Paladino, mette in pratica quelle iniziative per aumentare il livello di preparazione di ampie fasce della popolazione in materia economico-finanziaria, rinforzando così le capacità degli utenti di fronteggiare gli effetti nefasti della crisi economica. Il gioco è una chiave d'accesso fondamentale, in particolare per gli adulti, che non è facile far tornare sui banchi per aggiornare le conoscenze, condizione invece naturale per i ragazzi.
