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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2013 alle ore 18:10.

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«Ottimo». Positivo e sintetico il commento a caldo di Pier Luigi Bersani dopo il discorso alle Camere di Giorgio Napolitano in occasione della sua rielezione, mentre il leader del centrodestra, Silvio Berlusconi sottolinea come quello di "re Giorgio" sia stato un «discorso ineccepibile che ci ha emozionato tutti. Il più straordinario dei discorsi che ho avuto modo di ascoltare. Ha tracciato la strada delle soluzioni da cercare» per risolvere l'impasse della politica.

Berlusconi all'attacco dei grillini
L'ex premier attacca anche l'atteggiamento in Aula dei "grillini", in piedi ma senza applaudire le parole di Napolitano: «Si sono confermati ancora una volta un branco di burattini». Giorgio Napolitano, sottolinea ancora il Cav., «ha invitato a buttare a mare la parola "inciucio": la politica é fatta di compromessi, mediazioni. Alleanze anche tra chi si trova su sponde opposte», dettate «dalle esigenze del momento che comportano di superare le distanze».

L'entusiasmo di Barca e Franceschini
A chi gli fa notare che c'é stata una strigliata e un forte richiamo alla responsabilità dei partiti, Bersani risponde: «Cos'altro doveva dire? Ha detto benissimo quel che doveva dire», mentre più entusiasti si mostrano due big del Pd, il ministro alla Coesione territoriale Fabrizio Barca - «Un discorso bellissimo. Di altissimo livello» - e Dario Franceschini.: «Un gigante. Ha preso il timone ha indicato la strada. Ora tutti devono rispondere sì o no a quello che ha detto. Io rispondo sì».

Mineo controcorrente: «No a governo gattopardesco, sarebbe fine del Pd»
«Tutti lo applaudono ma poi ognuno dice una cosa diversa perché tutti sanno che il Pdl vuole lo sdoganamento di Berlusconi, vuole un governo che parli prevalentemente di giustizia«. Corradino Mineo, eletto nelle fila del Pd, rompe il fronte dei democratici che dicono sì al governo indicato dal presidente della Repubblica nel suo discorso per la rielezione. «Rivendico di essere stato l'unico a dire "no", che non sono d'accordo. Io un governo che nasce dal baratto con Berlusconi non lo voterò mai». E conclude: «Un governo gattopardesco, senza avere chiaro a che serve, é la fine del Pd».

Boldrini: «Discorso energico, Camera pronta a lavorare intensamente»
La presidente della Camera Laura Boldrini, a fianco del presidente Napolitaqno durante il discorso di insediamento, valuta il suo intervento davanti ai garndi elettori «Un discorso energico», «rivolto criticamente alle istituzioni e ai partiti, chiedendo di superare l'immobilismo e la conservazione e di lavorare senza risparmio per affrontare i problemi reali del Paese, che per troppo tempo sono rimasti senza risposta». La Camera , conclude, «é pronta ad accogliere questo invito, a lavorare intensamente per essere luogo privilegiato del confronto tra tutte le forze politiche, per dare corso alle misure urgenti necessarie a risolvere la grave crisi economica e sociale, per accogliere la spinta al rinnovamento che si é espressa nelle elezioni del 24 e 25 febbraio»

Cicchitto (Pdl): «Un invito a fare i conti con la realtà»
Quella di Napolitano è stata «Innanzitutto una grande lezione di politica che in queste aule non si sentiva da diversi anni», spiega in una nota il deputato Pdl, Fabrizio Cicchitto. In secondo luogo, le sue parole evidenziano «una analisi critica sulle occasioni perse nella precedente legislatura per quello che riguarda la riforma delle legge elettorale e le riforme istituzionali», con un invito «a fare i conti con la realtà uscita da queste elezioni nelle quali nessuna delle coalizioni o delle forze in campo ha ottenuto la maggioranza».

Borletti (Sc): ai neo eletti la responsabilità di dare esecutivo al paese
Il discorso di Napolitano è piaciuto molto anche ad Ilaria Borletti, deputata di Scelta Civica: «Concordo con il presidente sull'urgenza degli interventi e con la necessità di dare al Paese un governo che abbia forza di affrontare la drammatica crisi che il Paese vive, anche superando barriere e contrapposizioni legate a storie politiche differenti. Dobbiamo tutti, soprattutto i nuovi eletti, assumerci la responsabilità di dare presto un esecutivo in grado immediatamente di operare».

Maroni (Lega): «Governo subito o tutti a casa»
Sintetico e chiara la valutazione via twitter del neo governatore della Lombardia, il leghista Roberto Maroni: «Bene Napolitano. Governo subito o tutti a casa. Il Presidente esprime l'orgoglio della Politica e il coraggio di decisioni difficili».

Zaia (Lega): Parlamento mostri di comprendere appello del presidente
Il Parlamento deve dimostrare di aver compreso il discorso di Giorgio Napolitano e deve chiudere la partita delle riforme. A sostenerlo il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo cui «ora la palla passa al Parlamento». Le Camere, ha spiegato, devono dimostrare «di aver compreso, al di là degli applausi, che é ora di chiudere velocemente la partita delle riforme, con una seria e doverosa tutela dell'occupazione (in particolare di quella giovanile) e della promozione dell'economia. Un Parlamento, insomma, più vicino alle nostre partite Iva e ai nostri lavoratori, che consideri l'impresa come elemento fondante della vita della comunità e non come limone da spremere all'infinito».

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