Il Papa sullo Ior: necessario fino a un certo punto. Ecco la storia della banca vaticana in 10 tappe
Che fine farà lo Ior? Papa Francesco lo ha inserito oggi tra gli uffici che, ha detto, «sono necessari fino a un certo punto». Il nuovo Pontefice prepara la grande riforma della Curia Romana, che sarà varata probabilmente entro l'anno
di Antonio Quaglio
5. Vaticano-Ior, 1989: la riforma di Woityla
Angelo Caloia (Ansa)
Alla presidenza dello Ior apporda il banchiere milanese Angelo Caloia (Cariplo-Mediocredito lombardo, poi Banca Intesa). Rimane in carica vent'anni, sviluppando la riforma adottata da Papa Wojtyla nel 1990. La finalità statutaria è confermata nel «provvedere alla custodia e all'amministrazione dei beni mobili e immobili trasferiti o affidati allo Ior medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità. L'Istituto, pertanto, accetta beni con la destinazione, almeno parziale e futura, di cui al precedente comma. L'Istituto può accettare depositi di beni da parte di Enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". La governance (tuttora in vigore) viene razionalizzata con la creazione di un commissione di vigilanza di 5 cardinali presieduta dal Segretario di Stato. Il consiglio d'amministrazione è formato da 5 membri (vi ha seduto a lungo anche l'ex presidente della Bundesbank Hans Tietmeyer) e ad esso risponde una direzione generale.
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