Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2013 alle ore 22:56.

My24

Il commento di Beppe Grillo all'incontro tra il premier incaricato, Enrico Letta, e la delegazione del Movimento 5 stelle, è arrivato solo a tarda sera, con un post non firmato da lui, che punta tutto sull'invito a «mescolarsi». Ed è lapidario: «Con questi non ci mescoleremo mai». Un altro «muro», dunque, come quelli che Letta ha ricordato nella diretta streaming che, a leggere i commenti su Twitter, ha avuto un vincitore. E non è nella delegazione grillina.

«Il più grande spettacolo dopo il big bang» ha sintetizzato @monicanardi, citando un altro twitt, con chiara allusione al disastro Pd della settimana scorsa con la mancata elezione di Prodi al Quirinale e le dimissioni di tutta la segreteria.

L'hashtag #streamingpdm5s è stato un concentrato di ironia e orgoglio ritrovato, grazie al giovane Letta, per molti militanti del Pd che temevano il confronto, dopo la prima diretta con Pier Luigi Bersani. Ma oggi le cose erano diverse: Letta non doveva chiedere nulla o quasi, Bersani chiedeva la fiducia. «Chi di streaming ferisce di streaming perisce» sottolinea qualcuno e un altro gli fa eco con l'astronomia: «Stanotte eclissi di luna, nel pomeriggio eclissi di stelle». Insomma, l'ex segretario «è vendicato»: la politica «non è Ballarò: la diretta con Letta inchioda l'M5S. Di fronte all'ex Dc i grillini si afflosciano» twitta @gmboccanera, commercialista romano, ex ufficiale della GdF.

Tra i passaggi più apprezzati dalla rete c'è stata la replica di Letta all'invito-autogol di Crimi a consultare la base per scegliere i candidati alle cariche istituzionali: «Noi siamo quelli delle primarie». C'è chi definisce «ridicola la difesa M5S su Rodotà» e sottolinea le tante «domande inevase».

E così c'è chi immagina che dopo «il 10 a 0» di oggi, «M5S chiederà uno streaming di rivincita». Non può mancare il paragone calcistico: «È stato come una partita Bayern-Sambenedettese» ma c'è anche chi apprezza il fatto che il presidente incaricato «parlava di politica e di programmi (voto 6), Bersani invece parlava per motti e luoghi comuni». E sempre sul filo dell'ironia: «Ci deve essere stato qualche attacco pirata. Quelli non erano grillini, ma bradipi».

Pochi, almeno in apparenza, i commenti dei militanti del movimento fondato da Grillo. Alcuni efficaci, come quello di Massimo, che ne profilo definisce M5S «l'utima nostra speranza», e che replica a Letta sul mancato voto dei 5S a Prodi: «Non se lo sono votato neanche loro». Giusto. Peccato che la folta delegazione presente alla consultazione non abbia avuto la lucidità per incalzare l'interlocutore, da cui è apparsa forse intimidita.

C'è chi risponde garbatamente «No, grazie» all'invito «mescolatevi», ben prima che Grillo si faccia vivo sul blog, e chi invece accusa Letta di «supponenza: senza nulla chiedere, dibattito inesistente». Qualcuno ricorda come il presidente incaricato sia comunque «il braccio destro di Bersani» e colpevole di essere «in politica da 20 anni».

Ma il colpo d'occhio su Twitter non lascia dubbi: Letta ne è uscito benissimo, è andato all'attacco e ha costretto gli interlocutori a difendersi e la rete ha «sancito la sconfitta in streaming del M5S». Una lezione che a Bersani non servirà. In rete c'è chi ritiene che nel Movimento ci siano esponenti più solidi e struttuturati di Vito Crimi e di Roberta Lombardi. Ma la questione, annota @gmArrigo, probabilmente è un'altra: «Se non hai il permesso di pensare, improvvisare diventa difficile». (Gi.Ch.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi