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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2013 alle ore 14:08.

«Nel nostro settore ci sono molte piccole e piccolissima imprese che non hanno all'interno una rappresentanza sindacale, è positivo che anche a queste venga data la possibilità di utilizzare le agevolazioni fiscali a fronte di una maggiore produttività legata ad una diversa gestione degli orari», commenta Roberto Snaidero, presidente di Federlegno arredo, riferendosi alle intese territoriali previste dall'intesa dell'altro ieri tra Confindustria e sindacati sulla produttività che rende operativa la detassazione (intese da realizzare con l'assistenza delle strutture locali).
È l'orario, sottolinea Snaidero, uno degli aspetti principali che consentono alle aziende di essere più produttive e quindi più competitive. E sarà uno dei temi anche del rinnovo del contratto di settore, che è aperto «ci sono vincoli da superare». L'intesa, aggiunge, è uno strumento utile anche per cogliere al meglio la ripresa che si attende per la seconda metà dell'anno.
Il problema, però, è che il paese riparta veramente. E che il futuro governo, che Snaidero auspica arrivi nel più breve tempo possibile, faccia interventi adeguati. «L'aumento dell'Iva previsto sarebbe per il nostro settore molto negativo», spiega. Se l'export continua a tirare, «nonostante la volatilità dei dati mensili» il mercato interno è fermo. E nel comparto del legno-arredo solo il 38% delle imprese esportano. La grande maggioranza, quindi vive di domanda interna e sta continuando a soffrire.
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