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Questo articolo è stato pubblicato il 30 aprile 2013 alle ore 12:56.

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Imu, l'Ue avverte: si può abolire solo rispettando i target e senza creare nuovo debitoImu, l'Ue avverte: si può abolire solo rispettando i target e senza creare nuovo debito

L'Europa frena gli entusiasmi degli italiani sull'abolizione dell'Imu annunciata ieri dal presidente del consiglio Enrico Letta. «Gli obiettivi di bilancio per l'Italia non cambiano e il nuovo governo dovrà dire come intende rispettarli senza nuovo indebitamento»: ha risposto così un portavoce della Commissione Ue a chi gli chiedeva se Bruxelles accetterebbe un'abolizione dell'Imu.

Letta non tocca l'argomento, ma ribadisce quanto dichiarato. Sul programma di governo «vale il discorso di ieri - ha detto - perché é stato pronunciato di fronte al Parlamento, é stato depositato scritto, é la base da cui far partire il lavoro del nostro governo. Vale quel discorso a partire dai temi più spinosi. E vale la squadra dei ministri che avete davanti». Oggi in Senato è in corso il voto di fiducia.

Brunetta: su abolizione non si tratta
Più arrembante l'onorevole del Pdl Renato Brunetta. «Capiamo i problemi del Pd all'indomani del voto di fiducia al governo Letta, un governo, cioé, presieduto da un rappresentante di quel partito, ma ricordiamo che i patti devono essere onorati. E gli accordi presi in tema di Imu, che hanno determinato la partecipazione del Pdl, fanno esplicito riferimento all'eliminazione totale dell'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole a partire dal 2013 (quindi già dalla rata del prossimo giugno) e alla restituzione degli importi versati a tal titolo dalle famiglie italiane nel 2012. Su questo punto non si torna indietro».

Conclude il capogruppo del Pdl alla Camera: «Si mettano l'anima in pace i vari Franceschini, i vari Delrio e chi altri vorrà dire la sua sull'Imu. Se sentono il bisogno di esternare, facendo marcia indietro, cerchino altri spunti. Sull'Imu non si tratta. Per noi valgono soltanto le parole del presidente Letta, pronunciate ieri alla Camera e ribadite oggi al Senato».

Le congratulazioni di Barroso
Intanto il neo-governo Letta incassa il gradimento del presidente della Commissione Josè Barroso, che si congratula con il nuovo governo. Un parere condizionato, però, dall'esito del processo di riforme già avviato. «Sono sicuro di poter contare sul suo impegno per la continuazione del processo di riforme necessarie affinché, insieme, gli europei possano far fronte alle sfide della crisi, con l'auspicato rilancio della crescita e dell'occupazione».

Schulz: bene il discorso di Letta
«Come ha ribadito il nuovo premier Enrico Letta nel suo discorso, l'austerità a senso unico soffoca non solo l'Italia, ma molti paesi dell'eurozona. Servono misure urgenti per dare ossigeno all'economia e speranza ai giovani»: così il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz in una nota di congratulazioni al governo.

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