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Questo articolo è stato pubblicato il 30 aprile 2013 alle ore 11:57.

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Il lavoro, per aumentare l'occupazione insieme al rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e la soluzione strutturale per gli esodati. Ma soprattuto fisco, con una riforma che parta da una «forte riduzione delle tasse, oggi oltremisura, per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono e assumono».

Sono questi i punti principali delle richieste che faremo al governo, sottolinea il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, parlando agli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, anche in vista della manifestazione nazionale del 22 giugno, che sarà preceduta da iniziative locali tra l'11 e il 18 maggio. «Il presidente del consiglio ha detto cose importanti a partire dal riconoscimento della centralità del tema del lavoro - evidenzia la numero uno della Cgil, Susanna Camusso - Apprezziamo che si sono viste emergenze che altri non hanno visto, però il Paese ha bisogno di risposte concrete, non solo di annunci». Perchè «dobbiamo superare la fase della narrazione della crisi e indicare le soluzioni ai problemi dell'economia», aggiunge il leader della Uil, Luigi Angeletti.

Bene stop su Imu
Tra le questioni indicate al governo Bonanni parla anche dell'Imu, definendola la «patrimoniale dei poveri» ma sostenendo che bisogna intervenire «solamente per chi ha una sola abitazione, con una verifica catastale sul basso valore». Il leader della Cisl dice che bisogna «dare rilevanza penale all'evasione fiscale», e che serve «sollecitare il rilancio di politiche anticicliche», «rivedere l'impianto istituzionale» e «prorogare i contratti dei precari della Pa». Del resto, l'abolizione dell'Imu tout court «non va bene», sottolinea Camusso perchè «così le risorse sono sottratte a politiche più necessarie. Bisogna scegliere e difendere le persone che hanno una casa sola e di basso valore e non chi ha 37 appartamenti e 20 ville».

Sulla rappresentanza raggiunta posizione comune Cgil, Cisl e Uil
Parlando invece di rappresentanza Camusso dice che «dopo un lungo tempo c'è un'ipotesi unitaria che giudichiamo molto importante». «Abbiamo aperto una discussione con Confindustria e ne apriremo un'altra anche con le altre associazioni d'impresa - agggiunge Camusso - Ci auguriamo che tutti convengano sulla necessità di mettere fine alla stagione delle divisioni per avere un nuovo statuto delle regole e delle relazioni industriali». (Cl.T.)

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