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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2013 alle ore 12:11.

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Il primo segnale su come sarà la convivenza tra i due Papi dentro il Vaticano è arrivato il giorno del rientro di Ratzinger: Papa Francesco ha accolto questo pomeriggio all'arrivo di Benedetto XVI, attorno alle 17, al piccolo eliporto da dove partì il 28 febbraio. Ad attendere il Papa emerito, c'erano il Segretario di Stato Tarcisio Bertone e il decano del collegio cardinalizio Angelo Sodano, gli stessi che lo salutarono 62 giorni fa.

Poi, Benedetto XVI ha percorso in macchina le poche centinaia di metri che separano l'eliporto dalla sua nuova residenza, l'ex monastero di clausura «Mater Ecclesiae» che è stato ristrutturato a fondo (i lavori erano inziati a ottobre), e dove alloggeranno le quattro «memores Domini» che vivono con lui, il segretario-arcivescovo Georg Gänswein - prefetto della Casa Pontificia, quindi sulla carta uno dei più stetti collaboratori anche di papa Bergoglio, il diacono fiammingo che lo ha affiancato in queste ultime settimane ed eventuali ospiti di passaggio, primo fra tutti il fratello del Pontefice emerito, monsigno Georg.

Da questo pomeriggio quindi, e per la prima volta nella storia, un Papa regnante e Papa emerito vivranno a qualche centinaio di metri di distanza uno dall'altro, potendosi facilmente incontrare. Come sarà la convivenza? Ratzinger farà vita lontana dai riflettori e quindi la sua presenza sarà assolutamentre discreta, assicurano tutti Oltretevere. E Papa Francesco, che è andato ad incontrarlo a Castel Gandolfo il 23 marzo - e dove Raztinger gli «passò le consegne» sottoforma di una voluminosa cassetta zeppa di documenti sui dossier più delicati della Chiesa - certamente in futuro si recherà al piccolo monastero per incontrarlo altre volte, probabilmente senza darne pubblicità. Una novità, quindi, segno dei tempi di una Chiesa che cambia costantemente.

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