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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2013 alle ore 14:55.

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NEW YORK - L'occupazione americana allontana il malessere di primavera e innesca a Wall Street un rally verso nuovi record: in aprile gli Stati Uniti hanno creato 165mila posti di lavoro, più dei 148mila attesi. E spinto il tasso di disoccupazione in ribasso al 7,5%, il minimo dal dicembre 2008 e meglio del tasso invariato al 7,6% pronosticato alla vigilia. Non basta: tra febbraio e marzo sono stati creati 114mila posti più di quanti inizialmente stimati. A febbraio, in particolare, la crescita ha generato 332mila impieghi, il dato mensile più robusto dal maggio 2010.

La Borsa ha reagito con ottimismo: lo Standard & Poor's 500 ha fatto segnare nuovi record in aperture superando di slancio la vetta psicologica del 1.600 punti, in rialzo di circa l'1% a 1.615 punti. Il Dow Jones guadagna a sua volta l'1 per cento.
L'amministrazione di Barack Obama ha sua volta sottolineato i progressi. «Anche se lavoro rimane da fare, i dati odierni forniscono ulteriori prove che l'economia americana sta continuando a riprendersi dalla peggiore crisi dalla Grande Depressione», ha dichiarato il consigliere economico della Casa Bianca Alan Krueger.
Il mese scorso le nuove assunzioni sono state interamente effettuate dal settore privato, che ha aggiunto complessivamente 176mila nuovi occupati mentre l'impiego pubblico federale, danneggiato dalle misure di austerity, ha perso 8mila buste paga. I servizi professionali e alle aziende hanno creato 73mila posti. I salari sono aumentati di 4 centesimi di dollaro, a 23, 87 dollari, un segno incoraggiante per i redditi e i consumi che rappresentano due terzi dell'economia.

Non tutti i dati sul mercato del lavoro sono stati però brillanti. I posti creati restano al di sotto della media di oltre 200mila dei mesi precedenti la frenata e necessari a garantire significativi cali della disoccupazione. I lavoratori costretti al part-time sono aumentati ad aprile di 278mila a 7,9 milioni. E settori cruciali quali il manifatturiero e le costruzioni sono rimasti sostanzialmente a occupazione invariata. Il tasso allargato che comprende senza lavoro e sottoccupati, denominato U-6, è lievitato al 13,9% dal 13,8 per cento. La Fed, inoltre, nel suo ultimo vertice di martedì e mercoledì ha chiarito di voler attendere ancora ulteriori miglioramenti sul mercato del lavoro prima di ritirare le sue politiche di stimolo.

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